Andrea Zizza, morto nell’incidente della scorsa notte, faceva lo chef occupandosi soprattutto di catering per i grandi eventi.
Anche ieri, prima di salire sulla sua moto, per tornare a casa, stava facendo il suo lavoro. Questa volta allo stadio Barbera dove si giocava Italia-Armenia.
Poi lo schianto mortale in via Martin Luther King, in zona Fiera, intorno all’1,30. Stamattina, alle 8.30, avrebbe dovuto cominciare il turno al bar Rosanero, in via Lincon, ma così non è stato. “Andrea lavorava da noi – racconta il titolare Giacomo Adelfio – da 16 anni. E’ entrato come aiutante e piano piano, collaborando con lo chef Tarantino, si è formato ed è cresciuto professionalmente. Siamo molto provati per quanto accaduto, faceva parte della famiglia”.
Da una prima ricostruzione dell’incidente il 43enne stanotte avrebbe perso il controllo della propria moto – mentre procedeva in direzione di via Bonanno – battendo violentemente la testa sull’asfalto.
“Pare rientrasse dallo stadio – continua Giacomo – dove aveva allestito, non per noi, il banchetto dell’accoglienza per la Nazionale”. Un lavoro extra, per arrotondare. Era anche consulente per la pescheria del San Lorenzo mercato. “Amava cucinare, era instancabile – aggiunge il titolare del bar Rosanero – e sempre disponibile. Da noi o faceva il turno dalle 8.30 al primo pomeriggio o si occupava dei catering. Ieri era libero mentre oggi avrebbe dovuto attaccare di mattina. La famiglia però nelle prime ore del mattino ha contattato lo chef Tarantino per comunicare la tragedia. Siamo increduli, non riusciamo a spiegarci cosa sia accaduto”.
Sarà l’Infortunistica a ricostruire la dinamica dell’accaduto. Andrea Zizza lascia una moglie e due figli piccoli.
I funerali si terranno domani mattina alle 11 nella chiesa dell’Acquasanta.
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