Nel 1958, quanto tutto ebbe inizio, gli iscritti erano poco meno di 50. Negli anni successivi arriveranno ad oltre 2500 e fra loro gli attuali direttori di prestigiosi alberghi siciliani.
Una storia ricca di pagine importanti quella dell’Istituto Alberghiero di Palermo, il primo in Sicilia, che vide la luce nel 1958 sotto la denominazione di Ipas (Istituto Professionale Alberghiero di Stato).
La sua prima sede era a Palazzo Jung in via Lincoln, già di proprietà dell’Ente provinciale per il turismo, poi transitato nella gestione della Provincia, oggi Città Metropolitana. E sarà proprio Palazzo Jung, venerdì 26 ottobre a celebrare questi 60 anni nel corso di una giornata dal tema “Istruzione e formazione alberghiera, professionalità, realtà e prospettive future”, organizzata da un comitato formato da ex docenti ed ex alunni.
Un evento per ripercorrere questi sei decenni, attraverso testimonianze e ricordi, per riaffermare il ruolo e la vitalità dell’istruzione alberghiera ai giorni nostri e guardare al suo futuro. L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Palermo, si svolgerà a Palazzo Jung con inizio alle 9, nella sala intitolata a Paolo Borsellino, quasi a suggellare un percorso di professionalità e legalità, segnato dalla scelta di intitolare nel 1994 il primo Istituto Alberghiero siciliano (nel frattempo approdato nell’attuale sede di piazza Bellissima a Pallavicino) proprio alla memoria del Magistrato ucciso dalla mafia nel 1992.
Tanti i protagonisti di questi 60 anni, dal Preside, Giacomo Laureti che diresse l’Istituto fra gli anni ’60 e ’70, a Pietro Piazza, docente dell’Ipas e poi Preside dell’Alberghiero di Corso dei Mille a lui intitolato, allo “storico” Preside Antonino Marasà, che ha diretto l’Istituto per oltre un trentennio dal ‘79 al 2010, e che sarà fra i “testimonial” principali della giornata del 26 ottobre, insieme a dirigenti di ieri e di oggi, docenti ed ex docenti , ex allievi e allievi dell’Istituto, oltre che le principali autorità civili e militari cittadine, con in testa il Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando nella veste di padrone di casa e l’Assessore regionale all’Istruzione e formazione, Roberto Lagalla. Ma in sala ci saranno tanti ex alunni che si sono affermati nel campo alberghiero e della ristorazione. Fra loro, Vito Giglio, attuale Direttore di Villa Igiea, Attilio Cessati, Direttore del Palace Hotel di Mondello, Gianfranco Rizzo, Direttore dell’Hotel dei Pini di Porto Empedocle, Marcello Pizzuto, già Direttore del San Paolo Palace. E fra le migliaia di studenti di questi 60 anni c’è anche ovviamente chi ha seguito strade diverse e si è affermato in altri campi come il noto artista-musicista palermitano Marcello Mandreucci, allievo dell’Istituto fra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, anche lui fra i testimonial il 26 ottobre a Palazzo Jung. E poi prestigiosi docenti come Francesco Paolo Cascino, Egle Palazzolo, Loris Muratori, il primo docente di portineria (l’attuale front-office).
Per non parlare delle centinaia di partenariati, progetti e scambi culturali celebrati in questi 60 anni e di eventi organizzati per istituzioni e Capi di Stato, come Ciampi, Napolitano e Mattarella.
L’Istituto Alberghiero di Palermo in questi decenni ha quindi rappresentato un punto di riferimento importante nel panorama socio-economico non solo siciliano e ha fatto da apripista alla nascita in Sicilia di tanti istituti professionali alberghieri. A Palermo, oltre all’Alberghiero Paolo Borsellino di piazza Bellissima, sono presenti l’Alberghiero Cascino e l’Alberghiero Pietro Piazza.
Gli organizzatori dell’evento del 26 ottobre sono i professori Luciano Burriesci, Antonio Collesano, Giovanni Garofalo, Saverio Avvento e Mario Puccio.
“L’Istituto Alberghiero – sottolineano gli organizzatori – ha formato in questi anni migliaia di ragazzi, appartenenti a tutti i ceti sociali, che si sono affermati nel mondo del lavoro, anche ad alti livelli, distinguendosi per capacità professionali e rispetto di regole e modelli comportamentali. Un cammino che dura da 60 anni e che oggi vogliamo rivivere insieme a molti dei protagonisti di questi decenni straordinari. La memoria come strumento per guardare non solo al passato ma per affrontare il presente e proiettare questa istituzione scolastica nel futuro. Un’occasione per ribadire, ancora oggi, la validità e la spendibilità nel mercato del lavoro di questo corso di studi, nel panorama dell’industria turistico-alberghiera siciliana”.
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