La seconda sezione della Corte di Assise di Appello di Palermo ha confermato la sentenza di condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione per Piero Chiara, 24 anni, accusato dell’omicidio preterintenzionale di Salvatore Terrasi avvenuto nel lungomare di Campofelice di Roccella durante una lite per un parcheggio davanti al Roxy Bar il 15 settembre del 2018. Quel giorno Chiara mentre stava parcheggiando con l’auto Terrasi con la moto gli avrebbe soffiato il posto.

La lite

Ne è nata una violenta lite finita con il pugno che provocò la caduta di Terrasi. L’uomo cadendo batté la testa sull’asfalto ed entrò in coma: morì l’11 ottobre. I giudici hanno confermato anche la condanna a risarcire i famigliari di Terrasi, difesi dagli avvocati Salvatore Pirrone e Fabio Trombetta.

L’avvocato Salvatore Pirrone

Le parole degli avvocati

“Nessuno potrà restituire a loro il calore e l’affetto del povero Salvatore – dicono gli avvocati – ma oggi abbiamo avuto una ulteriore conferma che l’impianto accusatorio è fondato. In attesa di leggere le motivazioni, stiamo valutando se chiedere ai giudice civile sin dora la quantificazione dei danni subiti dai familiari”.

L’avvocato Salvatore Sansone che difende Piero Chiara, preannuncia ricorso in cassazione, ritenendo che si sia trattato di legittima difesa o al più di un omicidio colposo e non preterintenzionale, anche perché, sulla scorta di una consulenza di parte, la morte di Terrasi non sarebbe stata una conseguenza delle complicazioni legate al pugno sferrato dall’imputato, ma sarebbe derivata invece da un’infezione batterica polmonare che la vittima avrebbe contratto in ospedale.

La dinamica

Chiara, che oggi ha 24 anni, quella sera era con la fidanzata sulla sua Punto. Aveva messo la freccia e stava facendo retromarcia per posteggiare accanto al locale di Campofelice. All’improvviso però erano arrivati due motociclisti e uno di loro, Terrasi, aveva deciso di parcheggiare incurante delle manovre dell’automobilista. Era nata una discussione a cui avevano assistito diversi testimoni. Era intervenuto anche un buttafuori del “Roxy Bar” per cercare di separare i due, ma Chiara aveva sferrato il pugno al motociclista, che era finito a terra privo di sensi.

 

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