“Ritengo che l’immobilismo amministrativo rallenti ingiustificatamente l’economia locale e contribuisca notevolmente alla crisi della piccola e media imprenditoria. Per questo, non posso che essere soddisfatta nell’apprendere che, finalmente, sono stati sbloccati i fondi della legge regionale 25/93 per il recupero del centro storico di Palermo, anche per le benefiche ricadute che ne deriveranno per gli operatori del settore”. Lo dice l’avvocato, Nadia Spallitta, già vice presidente del Consiglio comunale di Palermo. Che aggiunge:
“Dalla lettura della graduatoria emergono, però, alcune criticità. In primo luogo, mi stupisce la presenza, tra i beneficiari dei contributi, di consiglieri comunali che erano presenti nel momento della individuazione dei criteri e della votazione del regolamento per la concessione di questi contributi (delibera 404/2016). Non perché da cittadini non possano usufruirne,- sottolinea Nadia Spallitta- ma perché, a mio avviso, non avrebbero dovuto creare, possibili condizioni di conflitto di interesse vietate dall’articolo 78 del decreto legislativo 267 del 2000, con conseguenti rischi sulla regolarità dell’intera graduatoria”.
“Inoltre,- prosegue Nadia Spallitta- sembrerebbe che i finanziamenti vadano per lo più a non residenti quando invece la legge 25/93 è destinata prevalentemente ai residenti, persone fisiche, ai quali la legge riconosce priorità assoluta, in un’ottica rivolta alla riqualificazione ed alla vivibilità del Centro storico. Anzi nel regolamento (art.14) è anche stabilita una percentuale massima , pari al 45% , di fondi utilizzabili per i non residenti (che tuttavia non sembra rispettata dalla graduatoria provvisoria). Trovo anche singolare che non sia stata pubblicata la graduatoria degli esclusi, per cui è difficile comprendere quanti cittadini abbiano partecipato al bando e le eventuali cause di esclusione”.
“Infine, secondo l’articolo 2 del regolamento approvato con la delibera 404/2016, il contributo non può riguardare più di una unità edilizia ( salvo che per le coperture). Dall’esame della graduatoria provvisoria sembrerebbe, invece, che gli stessi soggetti ricevano contributi per più immobili”.
“Auspico, pertanto, che l’amministrazione comunale- chiosa Nadia Spallitta- in sede di approvazione della graduatoria definitiva, possa sgomberare il campo da ogni dubbio sull’ osservanza della legge e del regolamento comunale anche rispetto all’effettiva natura di persona fisica dei beneficiari finali”.
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