La storia dell’anziana di 76 anni, ricoverata al Pronto soccorso di Siracusa dal 19 gennaio, finisce sul tavolo dell’assessorato regionale alla Salute, del prefetto e del sindaco di Siracusa.

La vicenda

Il figlio della paziente, Salvatore Campisi, ha deciso di denunciare l’Odissea sanitaria della madre che, dopo essere entrata nei locali del Pronto soccorso per un problema respiratorio, inizialmente indicata come polmonite,  ne ha avuto un altro: la rottura del femore della donna, a seguito della sua caduta dal letto. Dopo sei giorni un’altra doccia fredda: alla anziana, come riferito dal figlio, viene diagnosticata una lesione tumorale polmonare.

Le domande

“Si può scambiare una polmonite con un tumore? Si può lasciare per sei giorni una anziana donna senza alcuna assistenza della famiglia? Può questa situazione complicarsi con la rottura del femore?” si chiede il figlio della donna che ha rivolto queste domande alla direzione dell’Asp di Siracusa che, comunque, è a scadenza di mandato, visto che il 31 gennaio scadranno le proroghe per gli attuali commissari delle aziende sanitarie.

“E’ etico – si chiede il figlio della donna – ma soprattutto legale non operare la frattura entro 24 ore e ricoverarla in Ortopedia solo nella mattinata odierna per operarla dopo 6 o 7 giorni?”

La situazione al Pronto soccorso

Al Pronto soccorso la situazione dei medici è da allarme rosso. Sostanzialmente, il personale è insufficiente, come, peraltro, denunciato dagli stessi dottori che lavorano in un reparto così delicato, in cui bisogna prendere decisioni rapide e l’utenza è ingestibile per via della notevole affluenza.

Pochi medici

Insomma, tanti pazienti e pochi medici, infatti, nei giorni scorsi l’Asp ha emesso un avviso straordinario “per il conferimento di incarichi libero professionali a personale medico da destinare ai servizi di emergenza-urgenza”. L’incarico, per 8 ore settimanali, durerà fino al 31 dicembre del 2024 ma, come emerge nello stesso avviso, potrà essere prorogato fino al 31 dicembre del 2025. Una offerta, però, poco allettante, considerato che, nelle settimane scorse, ai pediatri di una cooperativa esterna è stata proposta una convenzione con una tariffa pari a 103 euro l’ora.

 

 

 

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