“La sentenza di ieri della Corte Costituzionale conferma quanto Crocetta e Renzi siano una calamità naturale per la Sicilia. Grazie all’accordo fra i due, ieri è stata sancita la perdita di altri milioni di euro sottratti all’isola”.
Lo dichiara Gaetano Armao, coordinatore nazionale di Sicilia Nazione, commentando la decisione della Corte Costituzionale di ieri, con cui è stata stabilito che le entrate provenienti dalla lotta all’evasione fiscale, in quanto proventi di tributi devoluti alla Regione siciliana, devono restare alla Regione e non possono essere incamerati dallo Stato.
“Ancora una volta la Corte Costituzionale ha dato ragione alla Sicilia – continua Armao – e ancora una volta questo si rivela inutile grazie all’accordo fra Crocetta e Renzi sulla rinuncia ai ricorsi contro lo Stato e agli effetti di quelli già presentati.Centinaia di milioni restano alle casse del governo italiano, nonostante le sentenze della Corte Costituzionale. L’accordo del luglio 2014, realizzato senza alcuna effettiva contropartita, li fa perdere per sempre”. Secondo Gaetano Armao, “questo furto è stato ratificato da tutti quei deputati regionali che, votando il bilancio, hanno approvato anche quell’accordo”. “Tutti questi parlamentari regionali – prosegue Armao – vanno annoverati come traditori della propria terra. Insieme con loro, l’inviato di Renzi, il toscano assessore all’Economia, Alessandro Baccei, che appena poche settimane fa ha dichiarato pubblicamente che l’accordo non ha fatto perdere niente alla Sicilia. Balla clamorosa smentita dai fatti”.
Sicilia Nazione già negli anni scorsi, in solitudine aveva denunciato i danni causati dall’accordo del 2014 e aveva svelato la cancellazione, inserita nel bilancio attualmente in discussione, di ogni credito che la Sicilia vanta nei confronti dello Stato italiano.
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