Assicurare pensioni dignitose ai lavoratori socialmente utili di tutta Italia: è questo lo scopo della legge di iniziativa popolare che questa mattina la confederazione Cisal e la federazione Siad-Csa hanno presentato alla Corte di Cassazione a Roma; una proposta partita dalla Sicilia ed estesa a tutta Italia che adesso avrà bisogno di 50 mila firme per diventare realtà e riguarda almeno 400mila lavoratori di enti pubblici e privati.
La delegazione, guidata dal segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro e dal segretario generale del Csa Francesco Garofalo, era composta anche da una nutrita rappresentanza della Sicilia, fra cui Nicolò Scaglione, Angelo Lo Curto, Gianluca Cannella, Gaspare Di Pasquale, Armando Aiello, Luca Crimi, Ignazio Martines e Vittorio Marino. Il titolo della proposta è “Norme per favorire il riscatto dei contributi figurativi da parte dei lavoratori che hanno prestato la loro opera in attività di lavori socialmente utili ai fini della misura delle pensioni”.
Siad-Csa-Cisal “Proposta di legge per chi rischia pensione misera”
“La proposta di legge che sarà pubblicata domani in Gazzetta ufficiale – dice la segreteria siciliana del Siad-Csa-Cisal – va incontro a centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano di trovarsi con una pensione misera, in alcuni casi addirittura più bassa di quella sociale visto che, dal 1996 alla data di stabilizzazione, lo Stato riconosce loro solo i contributi figurati senza alcun peso economico. Adesso avvieremo una massiccia campagna di raccolta firme per far diventare questa proposta una realtà da presentare alla Camera dei Deputati”.
Asu nel ddl stabilità all’Ars
Nei giorni all’Ars avanti piano con il ddl stabilità, aula alle prese con misure non solo per il contestato aumento delle indennità degli amministratori locali. Nel mirino ci sono anche interventi per incentivare l’occupazione, investimenti ma anche trasporti e integrazioni orarie agli Asu.
Sostegno all’occupazione
L’Ars ha anche approvato la norma “misure di sostegno all’occupazione”. Prevede un contributo massimo di 30mila euro nel triennio 2023/25 alle imprese, incluse le piccole e medie, con una unità produttiva in Sicilia per ciascun lavoratore contrattualizzato. L’obiettivo è di promuovere la stabilità dell’occupazione, per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel corso del 2023. È riconosciuto, sempre nel triennio, un ulteriore contributo di 10 mila euro nel caso di assunzione di ogni lavoratore di età superiore a 45 anni e di assunzione di ogni donna.
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