Un contributo fino a 500 euro al mese per i giovani laureati siciliani che sostengono tirocini o praticantati obbligatori presso gli studi professionali. È questo il cuore di un disegno di legge presentato in questi giorni all’Ars dal M5S, prima firmataria la deputata Martina Ardizzone, che mira a favorire l’accesso dei nuovi professionisti al mercato del lavoro, oltre che a ridare dignità ad un lavoro che allo stato attuale, troppo spesso, non viene retribuito.

Le parole della Ardizzone

“Oggi in Italia – afferma Martina Ardizzone – in parecchi settori l’ingresso alle carriere ordinistiche da parte dei giovani professionisti richiede l’espletamento di un periodo obbligatorio di tirocinio o praticantato di durata compresa tra i 6 e i 24 mesi, a seconda della professione di riferimento. E questo spessissimo accade senza che ai giovani venga corrisposto alcun emolumento e/o rimborso spese a fronte di un impegno lavorativo a tutti gli effetti costante e continuativo. Inoltre, per alcune categorie, a seguito dell’esame di abilitazione, si apre un periodo di ‘zona grigia’, nel quale, pur continuando a prestare la propria opera lavorativa, il praticante si vede negare un qualsivoglia inquadramento giuslavoristico”.

“E’ evidente -continua Ardizzone – che dovrebbe essere il legislatore nazionale a normare in questo ambito a livello strutturale. Nelle more, però, la Regione può turare alcune falle, ed è a questo che mira il nostro disegno di legge con il quale la Regione si impegna, oltre a garantire un equo compenso per i tirocinanti, a favorire l’accesso alle professioni e l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso criteri basati sul merito”.

Il disegno di legge

Col disegno di legge appena presentato, il M5S rimette in pista un suo vecchio cavallo di battaglia. Anche nella scorsa legislatura il Movimento, infatti, presentò un ddl in materia ed una mozione approvata da sala d’Ercole. Entrambi gli atti portavano la firma dell’ex deputata Gianina Ciancio.

“Ringrazio – dice Gianina Ciancio – la deputata Ardizzone – per la sensibilità e per l’impegno che sta mettendo nel portare avanti questa proposta. I governi passano, ma i problemi restano. C’è ancora molto da fare per garantire dignità ai giovani professionisti e questo non è che un primo ma importante passo”.

Per accedere ai contributi, il ddl, che si compone di otto articoli, prevede che i tirocinanti debbano essere iscritti agli ordini professionali o dimostrare di aver completato il periodo di pratica obbligatorio nei 12 mesi precedenti.