La corte di Cassazione ha confermato le condanne a oltre 200 anni di carcere inflitte in appello a boss e gregari della provincia di Palermo. I giudici romani hanno ribadito il ruolo di vertice di Antonino Sciortino che in primo grado era stato assolto e in appello condannato a 18 anni.

Il processo nasce dall’inchiesta Nuovo Mandamento così chiamata per il progetto dei clan di costituire un supermandamento che avrebbe dovuto accorpare le cosche di Camporeale, Monreale, Partinico, San Giuseppe Jato, Camporeale, Altofonte, Borgetto, Montelepre e Giardinello.

Gli imputati rispondevano a vario titolo di mafia, estorsione, detenzione di armi e di droga, furto di bestiame e dell’omicidio di Giuseppe Billitteri, eliminato col metodo della lupara bianca il 22 marzo del 2012.

Giuseppe Marfia, si è visto annullare con rinvio la condanna a 11 anni e 4 mesi, verrà celebrato un nuovo processo. Giuseppe Speciale ha avuto 8 anni, Francesco Lo Cascio, 20 anni, Francesco Matranga, 10 anni, Salvatore Romano, 10 anni e 8 mesi, Santo Porpora, 8 anni, Domenico Billeci, 10 anni e 8 mesi, Giovanni Rusticano, 9 anni e 4 mesi (in continuazione con una precedente condanna), Salvatore Lombardo, del 1922, 10 anni e 8 mesi, Salvatore Lombardo, del 1969, 8 anni, Giuseppe Abbate, 8 anni, Angelo Cangialosi, 6 anni e 8 mesi, Antonino Giambrone, 8 anni, Calogero Caruso, 8 anni, Salvatore Prestigiacomo, 6 anni e 8 mesi, Giovanni Longo, 3 anni e 4 mesi, Sebastiano Bussa, 3 anni, Francesco Gallo, 6 mesi, Giovanni Gerardo Ramacca, 8 mesi, Salvatore Lo Voi, 2 anni e 4 mesi.