“L’unica commemorazione possibile dev’essere il far luce completamente sulla stagione delle stragi“. Queste le parole del presidente della corte d’Appello di Palermo Matteo Frasca nella riunione del comitato direttivo centrale dell’associazione nazionale magistrati riunita oggi nell’aula magna del tribunale di Palermo che si tiene in occasione del trentennale delle stragi di mafia.

Il 1992 fu spartiacque

“Il 1992 segnò lo spartiacque nella lotta alla mafia. A Palermo ognuno di noi capì il proprio ruolo all’interno della società, ci fu una reazione fortissima di tutta la società nella lotta alla criminalità organizzata”, ha aggiunto Clelia Maltese presidente della sezione palermitana dell’Anm nella riunione del comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati riunita oggi nell’aula magna del tribunale di Palermo.

Atto di memoria a trent’anni dalla strage di via D’Amelio

“Vogliamo fare del contrasto alle mafie, un punto prioritario, oggi ci riuniamo a Palermo per un atto di memoria a trent’anni dalla strage di via D’Amelio”, ha sottolineato presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia nella riunione palermitana aggiungendo “Da questo comitato direttivo vogliamo avere indicazioni e sollecitazioni sulle necessità della lotta alle mafie dai colleghi impegnati in prima linea in modo che l’Anm possa raccoglierle e farne motivo d’interlocuzione con le forze politiche e il governo”.

“Risorse non vengano distolte”

“Guerra alle mafie dev’essere radicale, non di controllo. Una guerra di contenimento è quanto di più lontano dall’idea di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – ha detto il segretario dell’Anm salvatore Casciaro – Con questi obiettivi dobbiamo vigilare sul fatto che le risorse non vengano distolte”. “Ci sono le procure distrettuali, la Dia e ora è tempo di pensare ai tribunali distrettuali con magistrati specializzati. Nei piccoli tribunali non si possono celebrare i processi di mafia. In questo momento nel tribunale di Vibo Valentia ci sono quattro processi con almeno 100 imputati, in un tribunale dove formare i collegi è molto difficile”. Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri nella riunione del comitato direttivo centrale dell’associazione nazionale magistrati riunita oggi nell’aula magna del tribunale di Palermo.