Si apre a Palermo il primo congresso in cui medici, psicologi, educatori e ricercatori di fama internazionale si confrontano sull’incidenza delle malattie neuropsichiatriche nel periodo compreso tra la 28 esima settimana di gestazione e il 28 esimo giorno dopo la nascita del feto. Un importante evento scientifico che rappresenta un momento di condivisione dei risultati scientifici, utile affinché le evidenze presentate durante il convegno possano costituire la base di una campagna di informazione e prevenzione finalizzata alla tutela del benessere psico-fisico nella popolazione generale attuale e futura. Il congresso è in programma dal 29 al 31 maggio all’interno della Sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari a livello mondiale. La finestra temporale perinatale, in particolare, sembra essere un periodo estremamente vulnerabile nel quale l’esposizione della madre a fattori ambientali quali nutrienti, farmaci, sostanze d’abuso, infezioni, sostanze tossiche e stress, può essere trasferita alla progenie e produrre permanenti conseguenze nello sviluppo cerebrale del neonato, così contribuendo alle origini delle malattie neuropsichiatriche non trasmissibili.

Di fatto dati recenti mostrano la crescente prevalenza di disordini quali autismo, ADHD, disturbi cognitivi, disfunzioni del sistema riproduttivo e immunitario, e non ultimo la dipendenza patologica. La prevenzione di molte di queste malattie è possibile attraverso il controllo di fattori di rischio modificabili, come lo stile di vita e l’ambiente e riveste un ruolo centrale nella tutela della salute della popolazione.

Il convegno palermutano è organizzato da Carla Cannizzaro, Professore di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Palermo, Direttore del Laboratorio di Neuropsicofarmacologia del Dipartimento di Promozione della Salute, Materno-Infantile, Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza “Giuseppe D’Alessandro” (PROMISE), e da Miriam Melis, Professore di Farmacologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi Cagliari.

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