Un uomo di 52 anni è stato colto da malore mentre si trovava sulle Madonie ed è stato soccorso dagli uomini del soccorso alpino e speleologico siciliano e dell’82° Csar dell’aeronautica militare.
Poco dopo le 13 la centrale operativa del corpo forestale ha segnalato che il 52enne di Castellana Sicula era stato colto da forti capogiri, spossatezza e conati di vomito, verosimilmente per un colpo di calore, mentre era con alcuni compaesani sotto il santuario di Madonna dell’Alto, a circa 1.700 metri di altitudine e in una zona particolarmente impervia.
A lanciare l’allarme tramite cellulare sono stati i suoi compagni. In pochi minuti dalle Petralie è partita una squadra di tecnici del soccorso alpino che ha raggiunto a piedi l’uomo e lo ha stabilizzato, in attesa che intervenisse l’elicottero dell’aeronautica militare decollato dall’aeroporto di Birgi.
Il velivolo, un HH 139, ha fatto tappa all’aeroporto di Boccadifalco per imbarcare due tecnici di elisoccorso del Sass e li ha sbarcati a poche decine di metri dall’infortunato, che è stato imbracato col triangolo di evacuazione e issato a bordo con il verricello. L’uomo è stato poi sbarcato nella piazzola dell’ospedale di Petralia Sottana dove lo attendeva il personale del 118 con un’ambulanza.
Un intervento analogo dei carabinieri si è verificato nella Valle dell’Alcantara quando ieri (6 luglio) un anziano pastore colto da malore si era smarrito nei boschi. Gli uomini dell’arma con il supporto di un elicottero del 12° nucleo Elicotteri di Catania hanno soccorso l’anziano che non era rientrato il giorno prima a casa. I familiari vedendo rientrare il solo gregge, hanno allertato i militari.
È stata così organizzata una vasta battuta nel territorio dell’Alcantara. Quando si iniziava a temere il peggio, il malcapitato è stato individuato in una scarpata dove era precipitato. Dopo aver avuto un malore. L’anziano si trovava in precarie condizioni di salute ed in evidente stato confusionale. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che lo hanno portato all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina.