Ha continuato a maltrattare la compagna anche in stato di gravidanza. I carabinieri della compagnia di Lercara Friddi hanno arrestato un uomo di 46enne. Le indagini sono scattate dopo la richiesta di aiuto della donna alla centrale operativa. L’operatore sentendo le urla e la voce affannata della vittima, ha inviato d’urgenza una gazzella del radiomobile e personale sanitario.
I militari hanno fornito quindi il primo intervento, soccorrendo la donna, che è stata trasportata al pronto soccorso di Termini Imerese. In base ai primi accertamenti il bimbo in grembo sta bene. I militari della stazione hanno ricostruito l’aggressione e soprattutto i soprusi e le minacce subite negli anni.
E’ stato attivato il codice rosso contro la violenza di genere, informando subito l’autorità giudiziaria che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari dell’aggressore in luogo diverso dall’abitazione “coniugale”.
Maltrattata per l’ennesima volta dal compagno, una donna ha trovato rifugio e assistenza nel teatro comunale di Vicari nel palermitano dove si stava svolgendo una manifestazione contro la violenza di genere patrocinata dal Comune.
I carabinieri presenti alla manifestazione nel teatro “Sala della Libertà” hanno soccorso la donna che ha chiesto aiuto e bloccato l’uomo che ha continuato davanti ai militari a minacciare di morte la convivente.
I carabinieri hanno attivato quindi la procedura prevista dal cosiddetto “Codice Rosso” contro la violenza di genere, informando subito la procura che ha disposto un’audizione più approfondita della vittima, dalla quale sono emersi anni di soprusi e violenze, tali da rendere necessario l’arresto del 47enne.
Le aggressioni sono sempre più diffuse e sempre più gravi anche quando non si arriva al femminicidio. E’ stata ascoltata per ore dai poliziotti la donna di 50 anni nell’Agrigentino rimasta sfigurata dall’acido da un vero e proprio agguato teso dall’ex marito. Ieri pomeriggio e sino alla serata la vittima ha raccontato ogni singolo particolare della terribile vicenda di violenza ed ha confermato la tesi della “trappola”. Nel senso che l’uomo la attendeva ed aveva pianificato tutto. Gli inquirenti hanno rimesso a posto ogni singola circostanza, quanto accaduto appare abbastanza cristallizzato anche rispetto alle prove raccolte. L’informativa è stata trasmessa alla Procura di Agrigento. La donna ha tentato di difendersi e a sua volta l’aggressore è rimasto ferito alle mani.
Questa famiglia era seguita dai servizi sociali del Comune di Palma di Montechiaro. La donna era andata a vivere in una comunità in seguito alla separazione dall’ex marito proprio per pregresse denunce di maltrattamenti. L’uomo, Saro Gioacchino Morgana di 48 anni, a sua volta era un soggetto alquanto problematico. Non aveva un lavoro fisso, annoverava diversi precedenti penali. Pare che nelle scorse settimane avesse contattato l’ufficio del sindaco e quello dei Servizi sociali chiedendo, con insistenza, di poter svolgere lavori di pubblica utilità.