“Stiamo definendo con la presidenza della Regione gli aspetti formali degli incarichi e dei contratti e poi procederemo alla trasformazione degli incarichi da commissari straordinari a dirigenti generali delle aziende sanitarie. Non è previsto che si attenda il superamento della data delle elezioni europee per la definizione degli incarichi”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo intervenendo al convegno “Diritto alla Salute. Quale futuro per la sanità in Sicilia” organizzato dalla Cisl Sicilia e Cisl Fp Sicilia presso l’auditorium dell’assessorato del Territorio e dell’Ambiente a Palermo.

Iacolino, “Commissari come se fossero già manager”

Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica intervenendo al tavolo: “i commissari straordinari è come se fossero già manager. La trasformazione è un passaggio formale. La loro nomina è stata già apprezzata dalla giunta di governo”.

“Via libera aumento tetti di spesa per 38 milioni”

Iacolino prosegue: “Abbiamo avuto il via libera all’aumento di tetti di spesa per 38 milioni. Questo consentirà di potere assumere nuovo personale nelle aziende che più richiedono personale. Non si trova nuovo personale. Rispetto al ricorso al personale estero, ci sono altre soluzioni?”

Si tratta principalmente di quelle delle città metropolitane ha fatto esempio policlinico Messina e Asp Palermo.

Volo sulle violenze agli operatori sanitari, “Verrà aumentata sicurezza privata”

Assessore Volo: “Quanto alle violenze sugli operatori sanitari abbiamo tenuto un tavolo presso la prefettura di Palermo e questa esperienza è replicabile anche nelle altre province.  Le direzioni strategiche aumenteranno la sicurezza privata con maggiori possibilità di intervento. E stiamo provando a comprendere se si può portare dentro gli ospedali la presenza attiva delle Forze dell’Ordine. Questa è la soluzione ideale che perseguiamo. Ci vorrà un po’ di tempo ma siamo al lavoro per questo”.

Montera, “La missione è riuscire a deospedalizzare”

“Dall’impiego di queste risorse – afferma il segretario della Cisl Fp Sicilia Paolo Montera – dipenderà la realizzazione di una medicina capace di integrare le prestazioni ospedaliere. Occorre completare al più presto i 43 ospedali di comunità, le 50 Cot e le 155 case di comunità. La missione è riuscire a deospedalizzare. Ci saranno nuove figure e occorre che queste figure siano debitamente formate. Non dobbiamo assistere a un mero cambio di casacca. Si va verso una assistenza domiciliare e una tecnologia e un’innovazione che – conclude Montera – richiedono una formazione mirata”.

Requirez, “La sfida della formazione”

Punta l’attenzione sull’esigenza di personale non solo sufficiente nei numeri ma anche opportunamente formato il dirigente generale dell’Osservatorio epidemiologico e delle Attività sanitarie Salvatore Requirez “Una delle grandi sfide per la sanità di domani è quella della formazione. Per deospedalizzare davvero e mettere a regime il sistema delle case di comunità e degli ospedali di comunità serve personale qualificato e opportunamente formato. Servono nuovi protocolli che definiscano in maniera chiara e univoca le azioni di diagnosi e cura,. Serve, insomma, un personale formato che applichi linee guida chiare e protocolli ben definiti sul passaggio dei pazienti dagli ospedali per acuti agli ospedali di comunità e alle case di comunità o, viceversa, dall’assistenza domiciliare agli ospedali di comunità e così via”

Cappuccio, “Ripartire dal confronto”

“Occorre ripartire dal confronto, riunendo nuovamente il tavolo permanente sulla sanità, oggi fermo in attesa della nomina dei manager delle aziende ospedaliere. È necessario fare presto anche in questa direzione, perché vanno accelerati gli interventi già programmati e dato impulso a quelli previsti negli investimenti specifici”, ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio che ha rimarcato come centrali sia il tema del personale e della programmazione economico-finanziaria.

“Siano valorizzate risorse umane”

“Negli ospedali vanno valorizzate le risorse umane, vero motore che fa muovere la macchina del percorso assistenziale e di cura. Contestualmente si deve puntare sulla sanità del territorio, partendo da un’analisi e da una mappatura specifica dei posti letto e soprattutto dei professionisti che vi opereranno, perché solo mettendo a sistema in premessa questi due aspetti, si potranno dare risposte concrete ed efficaci ai siciliani”.

Il segretario nazionale Fp Petriccioli

A concludere i lavori il segretario della Cisl Fp nazionale Maurizio Petriccioli. Numerosi i punti del suo intervento a partire dall’esigenza di dare a livello nazionale maggiore peso alla salute rispetto ai vincoli di bilancio. “La sanità del futuro – ha spiegato – deve essere anche una sanità che garantisca il protagonismo del pubblico con la presenza di un privato accreditato utile a costruire una nuova rete territoriale di servizi socio sanitari in questo contesto le lavoratrici e i lavoratori del privato e del pubblico devono avere stesso salario e stessi diritti. Non è accettabile che i lavoratori del servizio sanitario privati vedano ancora negato il diritto a rinnovare i loro CCNL.
Per il futuro non è possibile accettare tali condizioni di disuguaglianza. Chi fa lo stesso lavoro, deve avere stessi diritti e stesso salario”.