Sale la tensione sulle sorti dei lavoratori socialmente utili. L’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè ha disertato l’ennesimo incontro con le organizzazioni sindacali.

“Non si può continuare a non affrontare la vertenza cercando le soluzioni attese da 5 mila lavoratori. Non si può pensare che faremo trascorrere questi tre mesi che mancano alla stabilizzazione senza chiedere con forza al governo regionale una soluzione definitiva per i precari.

Tra tre mesi i lavoratori socialmente utili saranno solo un ricordo – dicono Mario Mingrino e Vito Sardo coordinatori del Csa e dell’associazione Asu Sicilia – I lavoratori precari dopo 20 anni saranno mandati a casa. All’orizzonte non c’è nessuna stabilizzazione”.

Secondo i sindacati ai buoni propositi iniziali da parte dell’assessore Micchichè non sono seguiti i fatti.

“L’assessore aveva nominato degli esperti nel suo staff per affrontare questa vertenza. Ad oggi non ha fatto nulla – aggiungono i sindacati – Eppure ci sarebbero tutte le condizioni necessarie per trovare le soluzioni che darebbero ai lavoratori ad una vita dignitosa. L’assessore Alessandro Baccei e il sottosegretario Rughetti, hanno detto che ci sarebbero le risorse finanziarie. I lavoratori non accetteranno di vedersi togliere il loro lavoro, la loro speranza di una vita dignitosa da chi li dovrebbe garantire e rappresentare”.

L’unico con il quale si è riusciti ad avere un incontro è il capogruppo dell’Udc, Mimmo Turano, stesso partito dell’assessore Miccichè, con il quale hanno tracciato un percorso che quest’ultimo sottoporrà subito a competenti organi ministeriali per un primo parere. “Su questo temi dalle altre forse politiche e dagli altri deputati – concludono i sindacati – solo silenzio”.