Detestati, contrastati, considerati un fastidio per il genere umano, gli insetti rappresentano una delle soluzioni più accreditate del futuro per contrastare il crescente fabbisogno alimentare. E’ accettato dalla comunità scientifica, infatti, che entro il 2050 la popolazione mondiale sarà di oltre 9 miliardi di persone per le quali sarà necessario trovare nuove soluzioni di approvvigionamento alimentare.
“Gli insetti forniscono cibo a basso costo ambientale, sono compatibili con la dieta umana e rappresentano un’interessante soluzione per soddisfare il bisogno alimentare che il pianeta si troverà ad esprimere nell’immediato futuro”.
Ad affermarlo è Paolo Inglese, docente dell’Università di Palermo e presidente del Comitato coordinatore del corso di laurea in Scienze e Tecnologie agroalimentari che ha promosso il convegno “Insetti a tavola? I Novel Food e le frontiere dell’alimentazione umana” in programma a Palermo lunedì 8 maggio, alle 9,30 nell’aula magna del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari della facoltà di Agraria (viale delle Scienze).
“L’allevamento degli insetti come alimento e mangime rimane un settore ancora allo stato embrionale e la sua crescita farà probabilmente emergere anche nuove importanti sfide – dichiara il Prof Inglese. Numerose ricerche scientifiche attestano il contributo che gli insetti hanno sugli ecosistemi, le diete, la disponibilità alimentare e i mezzi di sussistenza sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Tali benefici, però, sono in gran parte sconosciuti soprattutto nella nostra cultura dove gli insetti sono visti con diffidenza e raccapriccio”.
Il convegno, particolarmente stimolante e innovativo, vedrà confrontarsi sul tema docenti provenienti dagli atenei di Palermo, Bologna, Napoli e Piacenza oltre ad uno dei massimi esperti a livello mondiale in materia di insetti edibili, Paul Vantomme della FaoIl.
Nel corso dell’evento si svolgerà un panel di degustazione scientifica di alcuni piatti a base di farine derivanti da due insetti: il grillo e la camola. Le farine, fornite dall’azienda SpaGrillo costituiranno l’ingrediente di base per elaborati alimentari preparati da Teresa Armetta della Gastronomia Armetta.
Si tratta di un test sperimentale, una prova di assaggio guidata, per verificare attraverso analisi statistiche il gradimento di questo tipo di prodotti. Durante la degustazione saranno anche serviti dei dolci realizzati con farine vegetali che verranno preparati da Giovanni La Rosa.
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, dal Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari e dal Consiglio interclasse Produzione e Tecnologie Agrarie dell’Università di Palermo.
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