Dopo aver appreso dell’operazione dei carabinieri di Palermo e Trapani su ordine della Procura della Repubblica del capoluogo siciliano, che hanno arrestato un deputato regionale, un armatore e un funzionario della Regione Siciliana, il Codacons annuncia, in una nota, che si costituirà parte civile nel processo “nell’interesse di tutti i cittadini siciliani”.

“L’operazione ‘Mare Monstrum ha portato alla luce una nuova storia di mazzette e corruzione che lede gravemente i consumatori siciliani”, sottolinea l’avvocato Carmelo Sardella, dell’associazione dei consumatori.

“L’attitudine lesiva del delitto di corruzione non si esprime soltanto nei confronti della Pubblica Amministrazione ma anche nei riguardi dei privati cittadini che subiscono un pregiudizio economico e sociale in quanto tenuti, con il pagamento di tasse ed imposte, a versare somme poi illecitamente sottratte dalle finalità di pubblico interesse cui erano destinate. Ne deriva un peggioramento dei servizi sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, tale da far sì che i cittadini siano costretti a sostenere privatamente costi per fruire di servizi di cui il settore pubblico avrebbe dovuto garantire la qualità e l’efficienza”, rileva il segretario Francesco Tanasi.