Lo spaccio di marijuana come affare di famiglia. Al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo, i finanzieri del Gruppo di Palermo hanno arrestato, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, una coppia di coniugi responsabile di spaccio di marijuana a numerose persone, nella maggior parte dei casi minori di età.

Si tratta di T.A. 40 anni di Palermo e della moglie D.A. 34 anni anche lei palermitana. La coppia aveva costituito una vera e propria “impresa familiare” dedita esclusivamente allo spaccio di stupefacenti. Grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché di videoriprese effettuate sul luogo di abituale vendita della droga, il centrale parco di Villa Sperlinga, le Fiamme Gialle hanno infatti potuto documentare ben 109 cessioni di marijuana, a favore di altrettanti acquirenti, che spesso sono risultati essere giovanissimi.

Il meccanismo era semplice: dopo essere stati contattati su numeri telefonici utilizzati esclusivamente per questo scopo, i “fornitori” indirizzavano i giovani verso una particolare area del parco di Villa Sperlinga, ove avveniva lo scambio droga – denaro, al prezzo di 5 euro per mezzo grammo di marijuana.

La ripetitività degli episodi e la pianificazione scrupolosa del “sistema” hanno fatto ritenere all’Autorità Giudiziaria di trovarsi di fronte ad “un’azione criminosa commessa con assoluta naturalezza e spregiudicatezza, nei confronti di minori ed in maniera sistematica e professionale”. Pertanto, per entrambi i responsabili è stata disposta la custodia cautelare, in carcere per il marito e ai domiciliari per la moglie.

I finanzieri hanno infine segnalato alla Prefettura di Palermo alcuni dei giovani acquirenti di droga, ai quali è stata contestualmente sequestrata la marijuana appena acquistata dai pusher