Che modello di sviluppo per frenare il dramma dell’emigrazione giovanile siciliana? Ne abbiamo parlato a Talk Sicilia con Cettina Martorana, candidata indipendente del Pd alle elezioni regionali, nel collegio di Palermo.

Martorana, emigrazione giovanile un dramma sociale

“E’ un dramma sociale – spiega Martorana – e dobbiamo partire dal presupposto che in questo momento, a parte l’aspetto familiare e quindi affettivo ed emotivo di ciascuna famiglia che vede e istruisce il proprio figlio e poi lo vede costretto ad andare a lavorare fuori, c’è anche un problema di natura economica. Nel momento in cui noi investiamo sui nostri figli li facciamo studiare e poi non trovano lavoro, si indebolisce la nostra società. La nostra terra sostiene il costo dell’istruzione, dopo di che, quando questo ragazzo diventa adulto, ed  è in grado di generare reddito e ricchezza, Lo dovrà fare altrove. Se ci pensiamo, questa è una cosa paradossale. Quindi il costo è nostro mentre la ricchezza e la produzione di reddito avviene altrove”.

Puntare sul southworking

In un mondo aperto e globale, potrebbe essere normale. Il problema è l’interscambio?  “Il problema non è tanto il fatto che il nostro figlio vada altrove, perché ci può anche stare. Il problema è che non siamo attrattivi sufficientemente affinché ci siano altri ragazzi che da altri paesi vengano nel nostro. Nel nostro territorio, quindi manca l’attrattività. Il nostro problema non risiede nel fatto che i nostri figli vadano via, perchè ognuno ha il diritto di andare a lavorare ovunque voglia. Ma il vero dramma è che una volta andati via non tornano più. Perchè non hanno il diritto di poter scegliere di tornare. Questo è il passaggio che manca. Dobbiamo  dare l’opportunità ai nostri figli di lavorare altrove e scegliere, qualora volessero, di ritornare e fare in modo che altri ragazzi, da altri territori, scelgano il nostro territorio. Per raggiungere questo risultato,  la tecnologia digitale aiuta tantissimo, perché consente di utilizzare   strumenti come lo smart working e il southworking.