La Sicilia, come altre regioni, in queste ultime settimane, sta assistendo ad un nuovo picco di contagi da covid19. Da oggi l’isola è in zona gialla a causa del superamento delle soglie relative al numero di pazienti covid ospedalizzati. Gli hub per il tracciamento, sia quelli predisposti dalle Asp che le farmacie e i laboratori di analisi, sono presi d’assalto da cittadini e cittadine costretti a stare in fila per ore ad aspettare il proprio turno. Uno scenario tracciato da Antudo, organismo a cui fanno riferimento le realtà sociali che si muovono per l’autodeterminazione e l’autogoverno dei territori, che mette in evidenza una necessità in questo momento di emergenza sanitaria: mascherine Ffp2 e tamponi gratuiti per tutti.
“Incoerenza di fondo”
Negli hub delle Asp il tampone è gratuito, e l’attesa ovviamente è abbastanza lunga. Se si cercano alternative bisogna pagare e non sono gratuite le mascherine Ffp2, che con l’ultimo decreto il governo ha reso obbligatorie. “Pensiamo – si legge in una nota di Antudo – ci sia un’incoerenza di fondo da parte di chi ha gestito e sta gestendo la crisi sanitaria: si predica tanto sul vaccino mentre si continua a raffazzonare – e male – su tutto il resto. Il vaccino è stato infatti, dall’inizio, descritto, da ogni organo istituzionale come lo strumento utile per difendere la salute delle persone permettendo al paese di ripartire. Appare chiaro però che la massiccia campagna mediatica e politica in favore della vaccinazione di massa si riveli oggi per quello che è: una vuota promessa di ritorno a una presunta ‘normalità’ infinitamente posticipata, come provano le continue giravolte normative del governo e la nuova applicazione della divisione a colori”.
Le vie per allentare l’emergenza
Secondo Antudo c’è la ricetta per poter quantomeno lenire questo momento di sofferenza: “I tamponi gratuiti e il tracciamento – continua la missiva – sarebbero stati gli strumenti più importanti per contrastare la diffusione del virus e proprio questi strumenti sono stati sistematicamente e colpevolmente ignorati. Ad oggi sono diminuiti i morti e anche i casi gravi. Ma se il virus continua a circolare, e di tutela della salute si parla, perché non garantire anche mascherine e tamponi? Se è vero, com’è vero, che durante le ondate, il tracciamento e i dispositivi di protezione individuale possono salvare vite, perché le nostre Asp non sono pronte a fronteggiare la difficoltà? Perché i punti dov’è possibile fare tamponi gratuiti sono pochi e male organizzati?”.
Prezzi mascherine all’insù
Sempre secondo Antudo i prezzi delle mascherine sono schizzati alle stelle ma chi prende i mezzi pubblici per andare a lavoro, scuola, università o semplicemente per spostarsi è costretto ad averle per decreto. Il prezzo di una mascherina FFP2 si aggira attorno ai 2 euro, per una protezione garantita di qualche ora. “Quindi a voi i conti – scrive ancora Antudo -. Il governo regionale sta facendo qualcosa a riguardo e più nello specifico nel dare l’input alle Asp affinché si adeguino alle esigenze del momento? Sta facendo qualcosa per calmierare i prezzi sull’isola e garantire tamponi e mascherine gratuite quantomeno a chi è in difficoltà economica? Ci pare evidente che non è così”.
Pandemia che danneggia pesantemente
Antudo conclude la lettera evidenziando che questa pandemia non è uguale per tutti e c’é chi ne subisce i risvolti sanitari, economici e sociali più di altri: “Per questo – aggiunge – crediamo sia il caso di ribadire quali dovrebbero essere le priorità del governo regionale in primis nella gestione del contagio e più in generale per garantire veramente il diritto alla salute: meno soldi e favori alle aziende ospedaliere private e a quelle che operano nel settore pubblico; investimenti nel sistema di prevenzione e per facilitare, quindi, l’accesso a ogni tipo di cura attraverso presidi medici territoriali, presenti in ogni comune e in ogni quartiere; mascherine e tamponi gratuiti per tutti e tutte”.
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