Nel piccolo sondaggio davanti al portone del liceo scientifico Benedetto Croce a Palermo nel mercato storico di Ballarò la comprensione e l’analisi del testo di Liliana Segre e Gherardo Colombo sul razzismo è stata la prova più gettonata nella prima giornata degli scritti degli esami di maturità.

“Il testo mi ha affascinato. Sono temi che mi stimolano molto – dice Francesco Arrigo uno dei primi a varcare il portone e avere consegnato la prova. Molti suoi compagni di classe sono ancora alle prese con la prima prova scritta della maturità del 2022 – i testi erano abbastanza chiari e comprensibili. Non particolarmente difficili. Il testo della Segre mi è piaciuto subito e mi piace affrontare temi sociali e legati ai diritti civili. Dopo avere commentato il testo ho anche espresso alcune considerazioni”.

A Palermo c’è razzismo? “Secondo me sì. Certo c’è una maggioranza che si batte per l’integrazione e la cooperazione, però in città e nei rapporti c’è razzismo. È insito nella natura umana”.

Stessa traccia per Michela Lo Presti studentessa del liceo classico Vittorio Emanuele II anche lei stessa conclusione.

“Ho scelto il testo di Liliana Segre perché mi è piaciuto molto. Una traccia su cui potere riflettere e alla fine fare le mie considerazioni su cosa sia per me il razzismo e se sia o meno un’ideologia superata. Purtroppo ritengo che sia ancora presente nella nostra società e anche a Palermo”.

Iperconnessione sul testo di Cheno e Mastroianni

C’è chi come Biagio Falcone al Benedetto Croce ha scelto la traccia sull’iperconnessione sul testo di Vera Cheno e Bruno Mastroianni. “Sono temi che riguardano noi ragazzi soprattutto – dice lo studente – Mi sono specchiato su quanto viviamo quotidianamente. In effetti quando postiamo o commentiamo sui social dobbiamo sempre tenere acceso il cervello. Un tema molto stimolante che mi porterà successivamente ad approfondire questi argomenti. Al momento penso già alla prova di domani di matematica”.

Scelto anche il testo di Oliver Sacks

Emanuele Riccioli e Giovanni Messina anche loro studenti dello scientifico Benedetto Croce hanno invece optato per la il testo di Oliver Sacks “Musicofilia” il potere che esercita la musica sugli esseri umani.

“Anche questo era davvero molto bello – dicono – Ma nel testo c’era un errore, come ha confermato anche l’insegnante. Mancava una parola che rendeva incomprensibile parte dello scritto. Lo abbiamo notato e segnalato. In generale possiamo dire che la prova non è stata complicata e anche gli insegnanti sono stati comprensivi”. In tanti non hanno scelto il testo di Giovanni Verga perché secondo alcuni studenti non era chiarissimo.

“Nedda Bozzetto Siciliano non è del periodo verista dello scrittore – dicono alcuni studenti che non lo hanno scelto – Per questo abbiamo optato per altre tracce come il testo sulla Segre o sull’iperconnessione.

Spazio a Verga

“Io invece ho scelto proprio il testo di Giovanni Verga – dice Antonio Chifari – Nedda è uno dei personaggi dei cosiddetti Vinti raccontato dallo scrittore siciliano. Come tanti giovani di oggi lavora in modo saltuario e senza sicurezza. Quanto più di attuale per noi giovani che da domani dobbiamo confrontarci con questa realtà”.

Qualcuno ha optato sulla traccia sull’ambiente ed ecologia

Riccardo Tripodo del liceo classico Vittorio Emanuele ha optato per la traccia sull’ambiente e sui temi di ecologia. “Li abbiamo approfonditi in classe in questi anni – dice – Sono temi che abbiamo affrontato con i nostri professori e credo che siano i temi su dobbiamo confrontarci nei prossimi anni. Ritendo il discorso di Giorgio Parisi Nobel per la Fisica alla Camera dei Deputati sui cambiamenti climatici si pone davanti a delle scelte con possiamo più rimandare”. Nessuno degli intervistati ha scelto la traccia sulla pandemia. Forse la viglia di lasciarsi alle spalle questi anni di Dad e isolamento che tanto hanno pesato a scuola.

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