Le Ferrovie che investiranno 700 milioni per riqualificare le stazioni del Sud, i dati sugli asili nido, con il 14,5% di posti Sud ancora lontano dal 33% Ue e ancora un reportage da Corleone alla ricerca del riscatto con turismo e agroalimentare. Sono le inchieste del Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola venerdì 24 giugno anche in Sicilia.

Fondi per 700 milioni per stazioni ferroviarie

Nell’ambito del “Contratto di Programma Investimenti” è prevista la riqualificazione di 54 stazioni ferroviarie del Sud, in parte finanziata dal Pnrr. Questo il focus di apertura del prossimo numero del Rapporto Sud del Sole 24 Ore. Uno dei capitoli del Piano industriale di Ferrovie che prevede investimenti in Italia per 190 miliardi, di cui il 60% pari a oltre 100 miliardi destinati al Centro Sud, e 40 mila assunzioni. In linea con quanto stabilito in ambito nazionale, anche al Sud, Fs punta a far crescere del 30% la quota di passeggeri del trasporto ferroviario e collettivo su gomma e a raddoppiare quella delle merci rispetto al 2019.  Si tratta del completamento dei principali assi ferroviari ad alta velocità ed alta capacità, il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave, lo sviluppo dei sistemi regionali e il miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud. Interventi che saranno possibili grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr.

Scuola e Divari Nord-Sud

Secondo il rapporto del Sole24Ore, un primissimo segnale di “riscossa” del Mezzogiorno è arrivato dagli asili nido. Dopo che al primo bando Pnrr erano arrivate richieste per metà dei 2,4 miliardi disponibili, con i tempi supplementari accordati dal governo, gli enti locali si sono “rimboccati le maniche” e si è centrato l’obiettivo, rispettando la percentuale del 55,29% di risorse prevista per il Sud. Certo, si legge sul Rapporto Sud di venerdì 24 giugno, il target Ue del 33% di copertura nazionale è ancora lontano. In realtà è sempre al Pnrr che si guarda, in prima battuta, per tentare di recuperare altri due storici divari Nord- Sud. Il primo è il tempo pieno, dove scontiamo situazioni paradossali come mostrano i casi di Milano e Palermo.

La differenza Milano-Palermo

Nel capoluogo lombardo il 90% circa dei bambini della primaria può frequentare la scuola anche nel pomeriggio. In quello siciliano la stessa percentuale oscilla tra il 4 e il 5%. Secondo gap da recuperare è la dispersione scolastica, a livello nazionale siamo al 14,5%, con punte del 20-30% da Napoli in giù. Anche qui, il Pnrr scommette forte con un investimento, nell’arco dei 5 anni, di 1,5 miliardi per ridurre i divari territoriali, e aggredire l’abbandono scolastico dall’attuale 13,5% al 10,2%, che significa, in termini assoluti, recuperare nelle scuole 820mila studenti (la gran fetta dei quali risiede al Sud).

Una reportage da Corleone

Sul prossimo Rapporto Sud in edicola venerdì 24 giugno anche il reportage sulla città di Corleone: dall’olio ai formaggi, dall’apicoltura alle visite guidate in chiese e antichi monumenti, le storie e le testimonianze di chi si è messo in gioco per il riscatto di un paese martoriato dalla mafia.

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