Coincidenza, profezia o cosa altro dietro le parole di Salvatore Baiardo, l’ex gelatiere di Omegna, vicino ai fratelli Graviano, che, due mesi fa, a La7, alla trasmissione Non è l’Arena, preannunciò l’arresto di Matteo Messina Denaro?

Baiardo parlò anche della malattia del boss che, in effetti, è stato catturato in una clinica di Palermo, La Maddalena, per sottoporsi ad un trattamento di chemioterapia.

Le rivelazioni shock di Baiardo

“Magari arriva un regalino, mettiamo che Matteo Messina Denaro sia molto malato, che faccia una trattativa lui stesso per consegnarsi per fare un arresto clamoroso. E così arrestando lui, esce qualcuno che è all’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore” sono le parole di Baiardo in uno stralcio dell’intervista rilasciata a Massimo Giletti.

“Non ci sono segreti”

“Non ci sono misteri nè segreti inconfessabili. Abbiamo lavorato per anni e anni e gli abbiamo fatto terra bruciata intorno” taglia corto il comandante generale dei Carabinieri, Teo Luzi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, che spezza ogni dubbio circa la cattura del superboss di Castelvetrano.

Il cerchio stretto attorno al boss

“Nell’ultimo mese avevamo capito che il cerchio si stava stringendo e sapevamo che ogni momento poteva essere quello buono”, ha detto Luzi, “negli ultimi giorni eravamo più consapevoli, ma la storia ci ha insegnato che nulla è scontato soprattutto quando si tratta di un capomafia”.

Il buco nella rete di protezione di Messina Denaro

Il generale ha anche svelato che, nel corso delle difficilissime ricerche per rintracciare l’ormai ex latitante, è stato trovato un buco “nella rete di protezione del capo”.

Il covo di Campobello di Mazara

Nelle ore scorse, i carabinieri hanno scoperto uno dei covi di Messina Denaro, ricavato a Campobello di Mazara. “E’ un’abitazione dove Matteo Messina Denaro viveva stabilmente da un certo periodo di tempo nel pieno centro del paese” ha detto a Sky Tg24 il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei carabinieri.