“Quella di Lagalla è una candidatura di estrema destra”. Franco Miceli, candidato sindaco del centrosinistra per la corsa alla fascia di tricolore a Palermo, ha rilanciato a Casa Minutella, la sua analisi politica sulle forze politiche che sostengono il suo principale avversario.
“Lagalla opera per procura”
Miceli opera un distinguo: “Lagalla è una persona di centro, un moderato. Il problema consiste nella natura della sua coalizione. Lui opera per procura, nel senso che i suoi più grandi fan sono il presidente della Regione Musumeci, un uomo secondo me di estrema destra e Fratelli d’Italia”.
La polemica tra Franco Miceli e Carolina Varchi
La tesi di Miceli era stata contestata da Carolina Varchi, parlamentare nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni. Varchi aveva replicato con un secco “Miceli ha sbagliato indirizzo”. “La Varchi? – ha spiegato Miceli – andiamo a rileggere le sue dichiarazioni quando era stata candidata dal suo partito alla guida di Palermo. Aveva detto che bisogna liberalizzare le armi, avere tutte le pistole, andare in giro. Insomma una visione del mondo assolutamente opposta a quella che posso avere io”.
“Non possiamo tornare indietro”
“Io posso porre il problema – continua Miceli – chiedendomi chi sono i miei compagni di viaggio e quello sarà il momento in cui gli elettori saranno chiamati a giudicare? Cosa rappresenta quella aggregazione e quali sono i valori invece che rappresentiamo noi? Credo che questo sarà un tema di grande importanza nella campagna elettorale. Noi cercheremo di far valere questo principio: dobbiamo spiegare che Palermo non può tornare indietro a momenti bui della sua vita. Deve guardare avanti, guardare al futuro e deve salvaguardare quei valori che in qualche modo sono riconoscibili nella città di Palermo, dopo anni e anni di impegno costante”.
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