“A Palermo sono in arrivo il miliardo di euro già approvato per il cantiere del tram, i fondi del PNRR e molti altri quattrini: sento puzza di comitati d’affari”, dice il candidato a sindaco Franco Miceli.
Il riferimento a Marcello Dell’Utri
“È inquietante, alla luce delle risorse che stanno per arrivare a Palermo e che sono il principale strumento perché la città possa risollevarsi, che la coalizione che sostiene Lagalla, sia ispirata da un signore che scende da Milano per ricevere i maggiorenti del centrodestra incluso il presidente della Regione e che fa un endorsement a Lagalla. E mi riferisco a Marcello Dell’Utri”, spiega Miceli.
La polemica politica e mafia
Miceli torna anche sulla polemica, che tiene banco ormai da giorni, relativa a politica e condannati per mafia. “Penso anche che, e va detto a chiare lettere, che un uomo condannato per aver favorito Cosa nostra e che lo Stato ha interdetto dai pubblici uffici in perpetuo come Cuffaro non debba occuparsi di politica, occuparne la scena né tantomeno vantarsi di avere una sua assessora nell’ipotetica giunta di Lagalla, qualora vincesse”.
“Quadro desolante”
E ancora: “In questo quadro desolante assistiamo a come la destra non faccia segreto dei ragionamenti dietro le nomine anche degli assessori, l’esclusiva spartizione di potere ai fini di equilibri tra le forze che oggi sostengono un uomo che, forse, sta iniziando a capire quanto pesante sia da reggere il peso del vissuto di alcuni.
“Noi invece abbiamo individuato gli assessori per competenze, abbiamo programmi concreti e soluzioni ai temi della città”.
“I cittadini non sono smemorati”
Conclude Miceli: “i cittadini, anche quelli vicini alle idee di centrodestra, non sono smemorati. Sanno cosa è accaduto alla città quando a prevalere sono state queste logiche e lo stanno facendo capire chiaramente”.
La guerra dei sondaggi
Intanto la corsa a sindaco di Palermo vive la fase della guerra de sondaggi. Sta per scattare, a giorni, il divieto di diffusione e dunque partono le notizie su tutti gli studi effettuati per conto dei partiti e dei grandi giornali.
Ipsos per il Corriere della Sera
Secondo il sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera si profila un ballottaggio a Palermo e non una vittoria al primo turno. Secondo il sondaggio Roberto Lagalla e proprio Franco Miceli sarebbero separati solo da 2 punti e mezzo con il candidato del centrodestra a ridosso, comunque, della soglia della vittoria al primo turno (fissata in Sicilia al 40%). Lagalla 39,9% mentre Miceli 37,4% è la stima di Ipsos. L’incognita Ferrandelli non si avvicinerebbe abbastanza da insidiare i due fermandosi al 10,1%.
Astensione e incertezza la fanno da padroni
Ma tutto è suscettibile di cambiamento visto che gli astenuti e gli indecisi nel sondaggio si attestano addirittura al 47%.
Dati diversi dal sondaggio Demopolis
La musica cambia con i dati del sondaggio Demopolis per La7 che analizza i principali capoluoghi al voto. A Palermo l’Istituto di Pietro Vento valuta Lagalla in corsa verso la vittoria al primo turno e il Centrodestra senza avversari anche a Genova e Lucca. Ballottaggi, invece, a Verona e a Messina con quest’ultima città dove la sfida a tre sarà incerta fino alla fine.
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