Una sanatoria generalizzata e con iter burocratici estremamente semplici per permettere ai migranti irregolari di regolare la propria posizione. Un’operazione che secondo Ugo Forello, candidato al senato con +Europa, converrebbe a tutti: non solo ai migranti ma anche allo Stato che da questa attività riuscirebbe a ricavarne secondo le stime dai 2 ai 3 miliardi di euro tra contributi e imposte. Ma anche l’economia in generale ne potrebbe giovare dal momento che gli immigrati fanno lavori che sostanzialmente sono stati abbandonati quasi del tutto dai siciliani e dagli italiani in generale.

“Mai rubato lavoro”

“Ad oggi, si stima la presenza di oltre 600 mila immigrati clandestini in Italia – afferma il candidato di +Europa al Senato -, di cui circa la metà, sono impiegati in nero, in attività a bassa qualifica o manuali. La verità è che i migranti non solo non hanno mai ‘rubato’ il lavoro agli italiani, ma per alcune categorie sono rimasti, quasi esclusivamente, l’unica forza lavoro disponibile: baby sitter, badanti, venditori ambulanti, operai edili, braccianti agricoli, addetti alle cucine, alle pulizie e camerieri”.

Le considerazioni

Forello fa anche una considerazione di tipo sociologico tenendo presente il trend dell’invecchiamento e della scala sociale italiana. Ecco perché considera l’immigrazione come “fattore strategico a sostegno dei processi della crescita e dello sviluppo economico del Paese”. La proposta avanzata prevede la possibilità di avviare una sanatoria generalizzata e semplificata rivolta a tutti gli irregolari che si trovano in Italia: “A differenza dell’ultima sanatoria del 2020 – specifica Ugo Forello -, non deve essere limitata solo ad alcune categorie di lavoratori in nero e non si deve arenare in procedure burocratiche complesse”.

Le stime del gettito

“Il permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di lavoro – sostiene Forello -, la riattivazione del sistema dei cosiddetti sponsor e il permesso di soggiorno provvisorio per comprovata integrazione per i migranti irregolari presenti nel nostro territorio permetterebbero un introito a favore dello Stato compreso fra i 2 e i 3 miliardi di euro all’anno tramite gettito fiscale e contributi. I diritti e la legalità fanno crescere l’Italia, lo dimostrano, dati alla mano, le nostre proposte di legge sulla legalizzazione della Cannabis e sulla regolarizzazione dei migranti clandestini”.

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