Il ministero dell’Interno ha aperto un istruttoria per valutare la possibilità di applicare la legge 87 del 2004 per l’istituzione di un distaccamento dei vigili del fuoco permanente sull’isola di Ustica, nel Palermitano. La presa di posizione in seguito alle istanze pervenute ai vari livelli dal territorio dove è stato fatto presente la necessità di avere un presidio antincendio per 365 giorni l’anno in un territorio che è logisticamente svantaggiato e che quindi, in caso di disastri, non avrebbe a disposizione una struttura in grado di intervenire tempestivamente. Al momento Ustica gode solo di un distaccamento stagionale che è attivo sull’isola nel solo mese di agosto.
I dubbi del ministero
Il problema è che ci sarebbero delle perplessità sull’attuazione della norma che consentirebbe la valutazione di parametri diversi, legati proprio allo svantaggio territoriale. Si vocifera che dal ministero si starebbe anche pensando di trattare la questione del distaccamento nell’isola della provincia palermitana senza tener conto di alcuna legge “speciale” e quindi di seguire un percorso ordinario che di conseguenza sarebbe irto di ostacoli per vedere la realizzazione del distaccamento permanente.
Particolari requisiti per le assunzioni
La norma in questione, se attuata, anzitutto permetterebbe nei bandi di concorso per l’assunzione del personale necessario di individuare particolari requisiti per l’accesso ai posti disponibili nelle relative sedi di servizio presenti in ciascuna di queste isole, che tengano conto della prioritaria esigenza di “garantire la continuità del servizio in relazione alle difficoltà connesse alla situazione geografica e morfologica dei territori”. Al momento però questa legge è stata applicata limitatamente alle isole di Lampedusa, Lipari e Pantelleria, tramite il “concorso a quaranta posti di vigile del fuoco nel corpo nazionale dei vigili del fuoco”, anche se nessun concorso è stato indetto.
Non ci sono fondi
A partire dall’approvazione di questo decreto legge numero 24 del 2004 sino ad arrivare ad oggi, per quanto concerne l’isola di Ustica il servizio antincendio e di soccorso tecnico è oggi assicurato tramite invio di personale proveniente da Palermo. Situazione sconveniente secondo gli addetti ai lavori perché, oltre a determinare costi ingenti e possibili difficoltà in caso di condizioni climatiche sfavorevoli, come al verificarsi di mareggiate, è all’origine di forti problematicità nello svolgimento del servizio. Oltretutto l’attuale situazione risulta in contrasto anche con il “Progetto Soccorso Italia in 20 minuti”, lanciato inizialmente nel 2005 e rilanciato nel 2018 dal ministero dell’interno, il quale prevedeva di “aumentare il numero di Comuni serviti in tempi massimi ritenuti ragionevoli affinché il servizio di soccorso possa considerarsi più efficace”, con tempi massimi di intervento fissati per l’appunto a 20 minuti. Più volte l’amministrazione comunale per voce del sindaco di Ustica ha chiesto l’applicazione di queste norme ma nel 2019 fu risposte che non vi erano i fondi necessari.
I disastri di Pantelleria e Lipari
Recentemente ci sono stati dei veri e propri disastri ambientali a Lipari e Pantelleria tra incendi e alluvioni. Fatti che hanno rilanciato il problema dell’assenza del distaccamento permanente a Ustica. Ma se fosse accaduto a Ustica? Certamente gli interventi sarebbero stati tardivi proprio per l’assenza di una strutturazione permanente. La beffa si è avuta nel 2020 quando nella legge di bilancio partivano le assunzioni nel corpo dei vigili del fuoco. Infatti i vincitori dei concorsi, e quanti rientravano nella stabilizzazione, vedevano realizzati le legittime aspirazioni. Tranne che per il territorio di Ustica e i suoi vigili del fuoco che, nelle successive richieste, non ricevevano nessuna risposta ufficiale.
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