Movida, pedonalizzazione ed ascolto dei portatori d’interesse di Mondello. La borgata marinara della settima circoscrizione di Palermo è stata protagonista della seduta di Consiglio Comunale che si è svolta questa mattina a Palazzo delle Aquile. Un contesto nel quale Sala delle Lapidi attendeva l’intervento del sindaco Roberto Lagalla, il quale però non si è presentato per “sopravvenuti impegni istituzionali”.

Confronto che quindi slitta alla prossima settimana e che ha aperto le porte all’intervento, chiesto dalla maggioranza dei consiglieri comunali e dal vicepresidente Giuseppe Mancuso, dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta. Tema centrale dell’audizione è stato proprio il futuro della borgata marinara di Mondello. Ciò anche alla luce della volontà, manifestata durante la puntata di Talk Sicilia dall’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti, di trasferire le attività di svago serali verso le aree del lungomare. Fra queste rientra la zona di Mondello, su cui si attende anche l’avvio della pedonalizzazione estiva. Fatto su cui lo stesso Maurizio Carta annuncia delle novità.

Le polemiche a Sala delle Lapidi

Un dibattito avvenuto in maniera “irrituale”, richiesto con una proposta scritta dal vicepresidente Giuseppe Mancuso e da una buona parte degli esponente di Sala delle Lapidi, in particolare dai banchi delle opposizioni. Qualcuno però ha storto il naso, come il consigliere comunale Ottavio Zacco, che ha invocato la sovranità della conferenza dei capigruppo e della presidenza del Consiglio sulla pianificazione dei lavori d’aula.

Altri si sono spinti un po’ oltre, portando la questione sul campo politico. Fra questi l’esponente del PD Carmelo Miceli, il quale ha parlato apertamente di “dissidi all’interno del centrodestra”, con riferimento anche alla mancata presenza del primo cittadino in aula. Accuse respinte al mittente dal capogruppo di Lavoriamo Per Palermo Dario Chinnici prima e dal consigliere di Forza Italia Leopoldo Piampiano poi.

Carta: “Avvieremo tavolo tecnico su Mondello”

Fatto su cui l’assessore Maurizio Carta ha aperto il suo intervento scherzandoci sopra. “Lo so che siete delusi. Aspettavate il sindaco e vi siete ritrovati me”, ha dichiarato sorridendo l’esponente di Giunta, che è poi entrato subito nel merito della questione che riguarda la borgata marinara di Mondello e il futuro della movida in città. “Ci sono degli interessi contrapposti che esistono da sempre: da un lato le attività produttive, che hanno bisogno del massimo della vitalità, dall’altro i residenti, che hanno bisogno del massimo del silenzio. I due interessi devono essere messi a contrasto e da lì bisogna fare una sintesi, anche alla luce della prossimità della stagione turistica”.

Richieste sulle quali l’esponente di Italia Viva inizierà a lavorare dalla prossima settimana, attraverso un incontro annunciato con la VII Circoscrizione. Fatto a cui seguirà una più articolata gestione da parte dell’Amministrazione Comunale. “Stiamo costituendo un tavolo tecnico con tutti gli assessori coinvolti, qualcuno con qualche risorsa da investire sul tema, e le società Partecipate, che devono concorrere a questa operazione. Non possiamo non avere la collaborazione di Amat ad esempio. Azienda a cui chiederemo la disponibilità di un servizio navetta efficente”.

Gli errori delle precedenti pedonalizzazioni

Un ragionamento che muove dagli errori, a giudizio di Carta, commessi nelle precedenti fasi sperimentali. Criticità fisiologiche ma che permetteranno di individuare dei correttivi per aumentare la funzionalità della pedonalizzazione di Mondello. “Non basta togliere le auto se non arrivano quei soggetti per cui li abbiamo tolti: turisti, runners, avventori e pubblico per concerti o altre attività. Le fasi sperimentali delle pedonalizzazioni ci sono servite – ha proseguito Carta -. Ci hanno fatto capire come fare il passo successivo. L’elemento chiave che abbiamo osservato è che quando la pedonalizzazione non viene affiancata da attività, non è sufficente a generare flussi di persone“.

Fatto su cui sarà costituito appunto il sopracitato tavolo tecnico interassessoriali. Anche se questo, da solo, non basterà. “Non possiamo pensare che un’Amministrazione da sola, con le criticità di bilancio ben note, possa essere in grado di risolvere tutto. Una parte di responsabilità devono averla anche i soggetti coinvolti, i quali potranno averne un beneficio. Questa città mi sembra pronta a rispondere”.

 

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