Avviare il recupero generale di Monte Pellegrino e la messa in sicurezza dei suoi versanti nel pieno rispetto dei parametri ambientali. Rientra in questa prospettiva il servizio di monitoraggio voluto dalla Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana.
Gli uffici di piazza Ignazio Florio hanno messo in gara il servizio di monitoraggio ambientale per un importo di 270 mila euro con un bando rivolto a differenti figure professionali che potranno partecipare entro il primo giugno.
Il monitoraggio e l’appalto
L’appalto del piano di monitoraggio del lotto A riguarda il versante nord di Monte Pellegrino, nell’area denominata Vergine Maria-Addaura, e altri tre bandi verranno pubblicati nelle prossime settimane. Lo scopo prioritario è quello di valutare gli effetti dei futuri interventi sulla zona e di definire le modalità operative e le tempistiche di rilevamento sulle componenti ambientali durante e dopo l’esecuzione delle opere.
Lo studio
Si tratta di uno studio specifico che necessita di un approccio multidisciplinare e del coinvolgimento di varie professionalità che lavoreranno in équipe, unendo competenze che riguardano l’ambiente e i sistemi informativi territoriali. Tra le figure richieste dal bando, esperti con laurea in Scienze e tecnologie agrarie, in Scienze forestali e ambientali, in Scienze biologiche e in Scienze della natura e dell’ambiente.
Il monitoraggio rappresenta lo strumento che può fornire la reale misura dell’evoluzione ambientale in atto data la notevole biodiversità del sito, uno dei principali della rete ecologica regionale e caratterizzato dalla presenza di una zona di conservazione speciale. I rilievi, che riguardano le componenti vegetazione, flora e fauna, consentiranno di individuare, nelle varie fasi di attuazione delle opere, le indicazioni per agire in modo preventivo e con tempestività per salvaguardare la Riserva naturale.
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