Parte la messa in sicurezza dei costoni di Monte Pellegrino, a Palermo. La Regione Siciliana ha infatti annunciato la pubblicazione di un bando per gli interventi da effettuare sui costoni dell’altura inserita nel territorio del capoluogo siciliano. Quattro i lotti complessivi, di cui due in procinto di affidamento. Il primo, con un budget da 10 milioni di euro, mentre per il secondo l’importo soggetto a ribasso d’asta è di 12,5 milioni di euro. Le offerte potranno essere presentate rispettivamente entro il prossimo 27 febbraio e il prossimo 6 marzo. Per gli altri due versanti invece si dovrà attendere qualche altra settimana.
Schifani: “Messa in sicurezza senza precedenti”
Soddisfatto del risultato raggiunto il presidente della Regione Renato Schifani. Il governatore spiega l’iter procedurale avviato dagli uffici contro il dissesto idrogeologico. “Il consolidamento di tutte le pareti rocciose di Monte Pellegrino è, per dimensioni, un’operazione di messa in sicurezza che non ha precedenti e che garantirà l’incolumità delle abitazioni, degli assi viari e di qualunque altro tipo di infrastruttura che sorge a valle del promontorio ma anche lungo i suoi versanti. Abbiamo destinato a questi lavori quasi 56 milioni di euro e oggi siamo pronti ad affidare i lavori che riguardano i primi due lotti. Per i restanti due versanti le gare saranno pubblicate nelle prossime settimane – continua il governatore – Le cronache del passato ci raccontano di crolli e di pericoli sempre in agguato ma adesso sta per chiudersi un’era di apprensione per le migliaia di cittadini che abitano nelle borgate marinare sovrastate dai pendii».
Le aree di intervento
Interventi, quelli su Monte Pellegrino, attesi già da diversi anni. Tutte le zone interessate dagli interventi sono classificate come aree P4 ed R4. Ovvero, zone con livelli di pericolosità e di rischio molto elevati. La prima area di intervento, caratterizzata dalla presenza di numerose costruzioni e dalle rispettive strade d’accesso, sovrasta via Annibale, via Annone e il sito di grande valenza archeologica e culturale noto come “Grotta delle Incisioni”.
La seconda si estende invece fino al cimitero dei “Rotoli”. I progetti di messa in sicurezza prevedono sia interventi di tipo attivo, e cioè il disgaggio dei blocchi instabili e l’applicazione di reti, funi e chiodature per ancorare l’ammasso roccioso fratturato, e interventi di tipo passivo, con l’installazione di barriere paramassi a monte delle abitazioni. In particolare ne sono state previste cinque. Due lungo via Annone, una a monte del sentiero per la Grotta delle Incisioni. Le altre due serviranno a proteggere le strutture che sorgono ad ovest e ad est del costone roccioso che si affaccia su via Annibale.
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