Un bando per assegnare il servizio di monopattino sharing a tre operatori del settore per i prossimi cinque anni. Questo è il contenuto della delibera approvata in Giunta su proposta alla Mobilità Sostenibile Maurizio Carta. Un numero volutamente limitato, si legge nella nota, “al fine di potere attuare un migliore dialogo, con ognuno di essi, in termini di organizzazione e gestione dei mezzi soprattutto in fase di definizione delle zone di sosta e limitazione della velocità al fine di migliorare la sicurezza per gli utenti, i pedoni e gli automobilisti e ridurre al massimo le interferenze con il traffico pedonale”. Il servizio verrà assegnato alla fine del periodo di sperimentazione, che ha consentito di analizzare le criticità e gli attuali limiti del servizio.

I requisiti previsti dal bando

La procedura selettiva, che verrà avviata nei prossimi giorni, terrà conto di diversi elementi quali ad esempio un sistema tariffario a favore dell’utente;  l’estensione dell’area operativa lungo le direttrici metro-ferroviarie urbane a servizio dell’ultimo miglio dal nodo di stazione in modo da avere la massima integrazione con gli autobus, il tram e il metrotreno; un efficiente sistema di manutenzione, controllo e redistribuzione della flotta; un facile sistema di contatto con la clientela per segnalare disservizi o problemi; l’utilizzo di criteri di sostenibilità ambientale e l’offerta di attività di formazione alla sicurezza stradale in sinergia con quella svolta dalla Polizia Municipale; oltre, naturalmente, a tutte le certificazioni di qualità e le innovazioni tecnologiche per la sicurezza attiva e passiva del mezzo.

Da privilegiare i collegamenti con le periferie

Elemento chiave riguarderà anche i collegamenti con le periferie, con l’estensione del servizio “laddove i requisiti di sicurezza dei percorsi stradali lo consentano, in accordo con le direttive dettate dall’Amministrazione comunale”. L’assessore Carta ha richiesto che possano essere individuate zone di servizio e di parcheggio anche temporanee (per esempio in occasione di fiere, partite, concerti) da concordarsi con l’Amministrazione qualora non sia possibile il free floating. Ciò facendo in modo che la sosta dei dispositivi, in ogni caso, non rechi intralcio alla circolazione.

Un punto non da poco, anche alla luce di quanto avvenuto nel passato recente in città. Ad ottobre 2022 infatti, l’azienda Bit, gestore di una flotta di monopattini all’interno del capoluogo siciliano, ha operato una revisione dei percorsi e degli stalli. Una presa di posizione dettata dai numerosi furti ed atti vandalici inflitti ai mezzi e comunicata all’utenza attraverso l’app aziendale e ad alcune mail inviata agli indirizzi di posta elettronica. Episodi di criminalità che hanno finito per provocare un ridimensionamento del servizio.

Carta: “Stop a monopattini lasciati ovunque”

L’Amministrazione, inoltre, in considerazione di esigenze di sicurezza e rispetto dello spazio pubblico, si riserva di determinare aree all’interno delle quali sono vietati, in via temporanea o permanente, la sosta, il rilascio o il prelievo dei dispositivi, e può indicare aree in cui sia inibito anche il semplice transito e, contestualmente, può individuare sul territorio aree di sosta riservate in cui consentire lo stazionamento dei dispositivi. Tutto questo a vantaggio di una visione “sistemica” e non più occasionale dei mezzi di micromobilità elettrica.

“Si tratta di una rivoluzione – dichiara l’Assessore Maurizio Carta – per la mobilità sostenibile. Questo per perseguire il modello sempre più diffuso della “post-car city”. Una città capace di offrire valide alternative all’automobile privata, non vessatorie e di facile utilizzo. Gli operatori che saranno selezionati non si limiteranno ad esercitare in regime di autorizzazione, senza una strategia comune. Diventeranno invece a tutti gli effetti partner del nuovo sistema di trasporto pubblico locale sostenibile che il Comune di Palermo sta rilanciando. Un rapporto di corresponsabilità che consente di pretendere dagli operatori maggiore sicurezza dei mezzi, un più accurato controllo delle aree di presa e rilascio eliminando l’orribile presenza di monopattini lasciati ovunque a intralciare le strade e, talvolta, a oltraggiare i monumenti“.

 

 

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