È morto a 90 anni Gaetano Riina, fratello del capo dei capi. La morte è avvenuta giovedì e ieri è stato seppellito nel cimitero di Mazara del Vallo. Il questore di Trapani Salvatore La Rosa ha vietato i funerali pubblici. È stato stabilito persino il percorso che il carro funebre ha dovuto seguire per raggiungere il camposanto dove si è svolta una veloce tumulazione alle 20. Erano presenti solo i parenti più stretti.

Gaetano Riina, dopo avere finito di scontare una condanna per mafia, era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Gli ultimi anni di detenzione li ha trascorsi agli arresti domiciliari per gravi problemi di salute.

La cattura del genero di Riina

Ricercato da tre anni ma si nascondeva in bella vista nella vicina Malta dove faceva l’autista. E’ la storia recente di Tony Ciavarello, ricercato per scontare una condanna per frode. Un piccolo latitante qualunque se non fosse per il suo rapporto di parentela. Ciavarello, infatti, è il genero del boss Totò Riina.

E’ stato rintracciato ed arrestato lì a Malta dove si era stabilito e lavorava come autista in una società di costruzioni. Viveva a Mosta, una delle maggiori città al centro dell’isola. La sua cattura, da parte della polizia maltese è avvenuta il giorno dopo il suo compleanno, aveva, infatti, appena compiuto 50 anni.

L’udienza di estradizione

In tribunale l’uomo, che ha partecipato all’udienza lamentando solo dolori alle gambe, è stato assistito da un interprete e non si è opposto all’estradizione: resta quindi in custodia delle autorità maltesi in attesa del rientro in Italia.

Al tribunale l’ispettore Roderick Spiteri ha presentato un fascicolo con vari documenti, tra cui la corrispondenza con le autorità italiane. È stato confermato che le impronte digitali del ricercato corrispondevano a quelle della persona arrestata a Mosta. Ma su questo punto non c’è stata discussione perché l’uomo ha confermato la sua identità.

Di cosa è accusato

Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura europeo in relazione a due diverse sentenze. Era stato condannato a due anni di carcere e al pagamento di una multa di 100 mila euro per la prima accusa mentre per la seconda Ciavarello era stato condannato ad altri otto mesi di reclusione. Nonostante le condanne contenute le recidività gli aveva fatto negare la condizionale e la fuga aveva fatto il resto.

I provvedimenti in base ai quali il genero del padrino corleonese è stato arrestato sono stati emessi il 24 gennaio 2022 dalla magistratura di Brindisi, dato che Ciavarello è residente con la famiglia a San Pancrazio Salentino. Secondo il difensore, l’avvocato Thomas Barbara Sant, il genero di Riina sarebbe stato a conoscenza delle sentenze a suo carico ma non sapeva che erano intanto diventate esecutive. A Malta poi non aveva avuto alcun problema con la polizia. Lavoratore in regola con la legge, aveva rimediato soltanto una multa.

Articoli correlati