Movida sul mare o in centro? Il leitmotiv delle attività produttive palermitane continua. In attesa del varo del regolamento promesso dall’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti, è scontro fra gli operatori economici del settore e i residenti delle zone ad oggi coinvolte e quelle che potrebbero essere toccate da futuri spostamenti. Interessi diametralmente opposti e che, in questi anni, non si sono mai conciliati. Da un lato c’è chi vuole condurre la propri attività economica, dall’altro chi risponde con il diritto al riposo e al quieto vivere. Nel mezzo c’è di tutto: dalla crisi dettata dalla pandemia alle continue violazioni dei regolamenti, in un contesto di precario controllo del territorio.

Tutti insoddisfatti quindi, in attesa di regole certe e da fare rispettare. In un simile scenario in continua evoluzione, si inserisce la proposta dell’Amministrazione Comunale di spostare, nel tempo, la movida palermitana verso aree meno popolate e più deputate ad accogliere questo genere di attività, ovvero le borgate marinare. Fatto che ha logicamente incontrato le resistenze di chi, in quelle zone, ci abita. Il diritto al riposo: un principio invocato anche dagli abitanti del centro città.

Movida sul lungomare, la parola ai residenti del centro

Residenti che, in seguito ai numerosi problemi riscontrati negli ultimi anni, si sono costituiti nel “comitato La Lumia”. Un gruppo civico capitanato dal presidente Fabrizio Agnello e da Antonella Ferraro, i quali hanno chiesto di intervenire ai nostri microfoni per replicare alle istanze poste dai commercianti della zona. “Via Isidoro La Lumia e via Puglisi Bertolino sono aree residenziali, nelle quali una gestione scellerata della liberalizzazione delle licenze ha portato ad una concentrazione di locali insostenibile per noi residenti. Basta fare un giro per via La Lumia per vedere che quasi tutti gli appartamenti dei primi piano disabitati a causa dei forti rumori”.

“Movida sostenibile se si rispettassero le regole”

Parentesi poi sulla volontà, espressa dall’Amministrazione Comunale, di spostare i locali e le discoteche verso le località marinare. “Siamo d’accordo al rispetto delle regole. Se fossero rispettate, non darebbero fastidio a nessuno, nè ai residenti di via La Lumia, nè a quelli dell’Addaura. In generale, la strategia che mira ad allontanare l’intrattenimento musicale dalle zone residenziali alle zone lontane dalle abitazioni, la riteniamo una scelta intelligente. Capiamo che questa cosa possa preoccupare i residenti delle borgate marinare. Si sono lamentati dei possibili disturbi per la musica diffusa a più di cento metri delle abitazioni e all’aperto. Ma un conto è questo, mentre un altro è diffonderla nei pressi dei palazzi che fanno da cassa armonica”.

“Troppe violazioni, controlli insufficenti”

Carenze che i componenti del comitato La Lumia riconducono, a loro giudizio, a delle violazioni dei regolamenti sui dehors e sulla movida. “Ci sono alcuni comportamenti che riguardano tutti, ovvero la totale inosservanza di quanto prevede il regolamento dehors. Tanto per fare degli esempi, il mancato rispetto della fascia di passaggio dei pedoni; il mancato rispetto dei limiti delle coperture con tende dei marciapiedi; o il mancato rispetto dell’orario di chiusura delle attività sulle pedane, disatteso da quasi tutti i commercanti. A questi comportamenti, se ne aggiungono altri messi in campo dai più incivili. Ciò con riguardo alla diffusione amplificata di musica all’esterno dei locali. E’ un problema che incide sulla nostra salute. Privare una persona adulta, un bambino o un anziano del diritto al riposo, in nome del guadagno con la musica all’esterno, è un modo incivile di guadagnarsi da vivere”.

I controlli non sono sufficenti – aggiungono Agnello e Ferraro -. Le sanzioni sono talmente irrisorie che non costituiscono un deterrente. Per questo immagino che l’assessore Forzinetti abbia voluto introdurre la progressione delle sanzioni. C’è da capire però se il Suap tiene lo storico di queste multe. Altrimenti ogni volta rischia di essere la prima”.

“Servono controlli e rispetto delle regole”

Violazioni per le quali i membri del comitato hanno più volte effettuato segnalazioni alle autorità competenti, senza però trovare risultati di rilievi. “Le segnalazioni fatte sono innumerevoli. Siamo ormai stanchi di segnalare ai vigili urbani. Queste richieste di aiuto sono tutte registrate, quindi potremmo pensare di utilizzare anche per fare delle azioni. Abbiamo fatto delle ricerche, iniziando un ragionamento sereno con le istituzioni. Abbiamo incontrato la precedente e l’attuale Amministrazione. Comprendiamo che non si può fare tutto e subito. Però abbiamo chiesto dei segnali. Abbiamo bisogno di sapere che le istituzioni ci stiano vicine”.

Controlli che si rendono necessari soprattutto con riguardo ad alcuni fenomeni ben al di là delle regole e dei regolamenti. “Qui la sera succede di tutto. Abbiamo visto sparare dei giochi d’artificio, in piena notte, fra via Isidoro La Lumia e via Quintino Sella. E non si è trattato di un’occasione sporadica. Accade con regolarità. E’ un disturbo per gli animali domestici, ma è soprattutto una cosa pericolosa. Se questi petardi vanno fuori controllo, rischiano di fare male a qualcuno. Non sono giocattoli. Sono giochi pirotecnici non autorizzati. Quattro giovincelli bloccano le auto in transito e fanno esplodere questi giochi d’artificio”.

Il picco nel weekend

Rumori percepiti che, nel weekend, toccano picchi anche al di sopra dei 75 decibel. Dati che i residenti riconducono ad alcune rilevazioni effettuate dall’Arpa in zona. “Abbiamo chiesto più volte al Comune di acquisire i dati dell’Arpa, avviando una discussione con i commercianti. Un confronto basato su elementi accettati da tutti. I commercianti devono prendere atto che il loro modo di condurre le attività non è compatibile con la salute dei residenti. Siamo disponibili anche ad affrontare un dibattito con gli imprenditori, purchè si parta da una posizione di presa di responsabilità e non una posizione negazionistico rispetto a quello che è stata la movida di via Puglisi Bertolino e via La Lumia negli ultimi anni”.

Frastuono che, però, viene avvertito anche alle prime luci dell’alba della domenica. Ciò a causa del ritiro del vetro. “Alle 7 del mattino, la Rap viene a raccogliere il vetro. Il rumore prodotto è equivalente a quello fatto dai locali alle due del mattino. Abbiamo chiesto più volte a Rap di cambiare orario, senza risposta”.

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