Accelerare sul regolamento comunale a Palermo per arginare il fenomeno della mala movida. Serve uno strumento certo anche per dare alle forze dell’ordine un supporto operativo su cosa e come fare in certe casistiche. L’appello parte da Confimprese che chiede alle istituzioni del Comune anche di dare un segnale. Una sorta di presa di posizione sulla base anche dei ritardi che si stanno registrando in aula e dei continui rinvii. Ci sono frizioni anche all’interno stesso della maggioranza. Tanto che sono piovute in aula decine e decine di emendamenti nella seduta dei giorni scorsi. In tutto questo l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti aveva sostenuto che resta convinto che il testo non verrà snaturato. Intanto la delibera non solo è ancora in stallo, ma è bloccata persino dalle lotte intestine nel centrodestra.
“La costanza con cui si combatte il fenomeno della mala movida – ha dichiarato il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – è significativa della consapevolezza della gravità della situazione. Accentuata dalla drammaticità di alcuni episodi come, ad esempio, le aggressioni ai tutori dell’ordine. Esprimo il plauso e la solidarietà mia personale e di tutta l’associazione che rappresento alle forze dell’ordine per l’impegno con cui stanno affrontando questo difficile fenomeno. Ma abbiamo contezza che la repressione, pur essendo necessaria e fondamentale, da sola non basta”.
A mio avviso l’azione di repressione – conclude Giovanni Felice – va accompagnata da campagne di informazione sul bere e sul divertimento responsabile. Ma anche da azioni concrete che manifestano la volontà di sostenere l’azione di contrasto al fenomeno della mala movida. E’ per questo motivo che il consiglio comunale di Palermo deve approvare immediatamente il regolamento che disciplina la movida in città. Sapendo che non è la panacea per risolvere il problema, ma servirà a rimarcare la priorità e l’attenzione che l’amministrazione comunale dedica ad un tema che mette in apprensione cittadini e turisti”.