“Noi non siamo disposti a farci portare a spasso da mozioni altrui apprese a mezzo stampa ma a testimonianza dell’autentico giudizio negativo che comunque manteniamo verso il Governo, se necessario e per fare chiarezza, pur contestando il metodo, siamo pronti a votare la sfiducia a Musumeci e Razza”.

Lo dice a BlogSicilia, il parlamentare regionale di Italia Viva, Giovanni Cafeo, in merito alla mozione di sfiducia contro l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, presentata dal Pd a cui si è accodato il Ms5. L’esponente renziano, però, critica il comportamento dei due partiti di opposizione, sia per il metodo, riassunto nel mancato coinvolgimento degli alleati, sia per gli effetti, visto che non ci sono numeri per l’efficacia della mozione.

“Riteniamo che svolgere un ruolo politico, soprattutto in Sicilia e soprattutto in questo delicato momento storico, sia una cosa troppo seria – spiega ancora Cafeo – che non possa limitarsi a compiere periodicamente operazioni di facciata, quali la presentazione di mozioni di sfiducia dagli esiti più che scontati. Pd e M5S dovrebbero infatti sapere che questo Governo è fondato su una spartizione di poltrone al cospetto della quale anche il buon Massimiliano Cencelli sarebbe davvero orgoglioso – prosegue Cafeo – e non essendoci i numeri in aula, qualunque iniziativa di questo tipo è destinata a soccombere”.

“Ad aggravare la situazione c’è il mancato confronto proprio con il gruppo di Italia Viva, al quale la mozione
è stata presentata così com’è, già preconfezionata – continua Cafeo – ipotizzando quindi una posizione di
subalternità e “rimorchio” evidentemente inaccettabile”.

Il parlamentare regionale di Italia Viva, però, ritiene che non sia solo Razza il responsabile sulla gestione dell’emergenza sanitaria ma dentro mette pure il presidente della Regione. ““Il gruppo di Italia Viva all’ARS non solo non si sfila dal ruolo di opposizione a questo Governo ma conferma con forza, qualora ce ne fosse il bisogno, l’assoluta negatività di giudizio sull’operato del Presidente Musumeci e dell’assessore Razza”.