Il giudice di Pace Antonio Cutaia ha annullato un verbale dei carabinieri elevato ad un automobilista sorpreso alla guida in stato di ebbrezza.

I militari hanno fermato l’uomo a Palermo gli hanno contestato una multa di 532 euro e la perdita di 10 punti della patente.

I militari, però, non hanno garantito i diritti costituzionali non dicendo nel corso dei controlli che l’automobilista fermato poteva farsi assistere da un difensore durante il controllo con l’etilometro.

“La corte di cassazione – si legge nella sentenza – ha più volte ribadito che l’avvertimento di farsi assistere da un difensore deve essere rivolto al conducente del veicolo al momento in cui viene avviata la procedura di accertamento strumentale dell’alcolemia con la richiesta di sottoporsi al relativo test anche nel caso in cui l’interessato si rifiuti di sottoporsi all’accertamento.

Dagli atti non emerge che un simile avvertimento dia stato dato in quel frangente. Pertanto il verbale deve essere annullato”.