“Qua altro che Almaviva, sembriamo Almamorti”. E’ stata l’ironia il leitmotiv della serata di solidarietà che si è tenuta al Teatro Politeama di Palermo ieri sera, per ribadire #siamotuttiAlmaviva, la campagna social a sostegno della vertenza.

Oltre venti artisti palermitani e importanti istituzioni musicali cittadine (fra i nomi Ernesto Maria Ponte’s band, Sergio Vespertino, Giovanni Cangialosi, Stefano Piazza, Ivan Fiore, Gianni Nanfa, Paride e Luna Benassai e tanti altri insieme alla Fondazione The Brass group e alla Fondazione Orchestra sinfonica siciliana), sul palco per ribadire la solidarietà ai lavoratori, a rischio già dalla fine di questo mese, quando potrebbero giungere le lettere di licenziamento per i primi 1500.

Da Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil e Ugl comunicazioni la serata ha avuto l’obiettivo, “di richiamare l’attenzione di tutti, istituzioni locali e regionali, opinione pubblica sulla grave crisi del call center che mette a rischio a Palermo solo per Almaviva, 5 mila posti di lavoro”.

Sul palco davanti ad un teatro affollato anche Claudio Giambrone nella doppia veste di operatore Almaviva e musicista del Brass Group, la fondazione jazz palermitana messa a rischio dai tagli dell’ultima finanziaria regionale, e per la quale, ora si intravede una soluzione con l’impegno della Regione. “Ma allora tu vuoi consumare due aziende?” scherza il conduttore della serata l’attore palermitano Ernesto Maria Ponte, che con ironia e precisione ha saputo rappresentare le colorite espressioni palermitane del vivere quotidiano.

Momenti musicali offerti dal Brass Group e dalla Fondazione orchestra sinfonica siciliana, alternati ai racconti del mondo dei call center e della difficile vita da precari degli operatori e di chi rischia il posto di lavoro.

La delocalizzazione in stati come Albania, Romania, Tunisia, dove il costo del lavoro è minore, è lo spettro che incombe sui dipendenti Almaviva. Quando chiamiamo importanti aziende nazionali, come Tin, Alitalia, Sky, Enel, sono loro che ci rispondono.

“Se muore Almaviva muore Palermo” ha urlato dal palco il sindaco Leoluca Orlando che ha promesso massimo impegno al tavolo di settore. In platea, tutti i lavoratori Almaviva con le famiglie, deputati nazionali siciliani, regionali e istituzioni comunali, assente la Regione, che invece, così ha promesso il Presidente Crocetta ai sindacati, dovrebbe partecipare al tavolo convocato al Mise per domani alle ore 16.

I sindacati alla Regione hanno chiesto un intervento con tutti i mezzi disponibili, come la dichiarazione dello stato di crisi del settore call center in Sicilia per ottenere l’accesso a misure straordinarie al pari della crisi dell’area industriale di Termini Imerese, contratti di area, fondi straordinari per la formazione e riqualificazione del personale. E al governo nazionale il rispetto delle regole sulla delocalizzazione e interventi contro le gare al ribasso.

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