Atmosfere elettriche ed un groove che passa dal funk e rythm’n blues alla fusion di Mike Stern, Cobham e Steps al Blue Brass del Ridotto dello Spasimo per il debutto dei The Pitch. Un nuovo progetto musicale assemblato da Fabio Lannino, un gruppo di amici e docenti, tutti artisti professionisti riuniti per una produzione dove la musica e l’ascolto sono i protagonisti assoluti . The Pitch sarà il prossimo appuntamento dei venerdì al Blue Brass in programma nella rassegna della Fondazione The Brass Group, il 2 febbraio alle ore 21.30. Docenti e professionisti della Scuola Popolare di Musica del Brass Group che attraverso questo nuovo progetto dimostrano quanto sia importante affrontare lo studio della musica con serietà ed allo stesso tempo con la consapevolezza di fare uno dei mestieri più belli! La formazione di The Pitch è composta da Aldo Oliveri – tromba, Giovanni Conte- pianoforte, Sebastiano Alioto – batteria, Claudio Giambruno- sax, Fabio Lannino- basso elettrico, Lucy Garsia – voce e Duilio Longo – chitarra elettrica (unico non docente della Scuola ) .

“Vogliamo divertirci – dicono i musicisti – con il piacere che deriva dall’ascolto della musica eseguita insieme. E poi dare allegria proponendo un repertorio che non abbia la pretesa di mostrare alcun lato “duro” o “muscolare” di cui nessuno ormai sente la necessità. Infine, ma non per ultimo, intendiamo testimoniare quanto sia importante affrontare lo studio della musica con serietà ed allo stesso tempo con la consapevolezza di fare uno dei mestieri più belli”. Unendo le diverse inclinazioni musicali ed esperienze artistiche, i The Pitch, focalizzano un linguaggio espressivo, in bilico tra suoni acustici ed elettrici, che spazia dalla grande tradizione classica del jazz alla scintillante fusion degli Steps Ahead, dal funk e rhythm’n blues della scozzese Average White Band alle fascinazioni ispaniche di Chick Corea, dai funambolismi chitarristici di Mike Stern fino alla rutilante percussività di Billy Cobham, il tutto intersecato da una vocalità, quella di Lucy Garsia, capace di inoltrarsi con calda adesione interpretativa tanto nei territori di Duke Ellington quanto in quelli prettamente soul di Aretha Franklin e Bill Withers. Tanto ampio quanto di estrema suggestione, il repertorio affrontato comprende gemme assolute come gli strumentali “Pools” (Steps Ahead), Chromazone” (Mike Stern), “Pick up the piece” (Average White Band), “Spain” (Chick Corea) e “Red Baron” (Billy Cobham) mentre alla voce di Garsia sono affidati celebri standard come “My funny Valentine”, “Take the A train”, “Ain’t no sunshine”, “You don’t know what love is” e “Natural woman”, in arrangiamenti consoni al sound della band.

La selezione artistica è curata dal direttore della Scuola Popolare di Musica, Maestro Vito Giordano e dal docente di Management dello spettacolo, Fabio Lannino.
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