Domani alle 21 primo appuntamento di Summerwhere – la stagione estiva del Teatro Massimo – all’Atrio della Biblioteca comunale di Casa Professa. In programma la Petite Messe Solennelle di Rossini diretta da Roberto Polastri. L’opera fu eseguita per la prima volta nel 1864 nella cappella del palazzo della contessa Louise Pillet-Will; fu un evento del quale i giornali parigini raccontarono tutti i dettagli. Scritta per uno spazio ridotto, prevede un organico di quattro solisti, un coro, due pianoforti e un armonium. Temendo che se non l’avesse fatto lui l’avrebbero fatto altri, Rossini realizzò poi anche una versione per orchestra, che fu eseguita per la prima volta dopo la sua morte, il 24 febbraio 1869 al Théâtre Italien.

Piccola, per l’organico ridotto impiegato, ma solenne perché non si limita alle cinque parti essenziali dell’ordinario della messa: la struttura prevede infatti il Kyrie, il Gloria diviso in sei sezioni, il Credo articolato in tre parti, un Prélude religieux durante l’offertorio, il Sanctus, l’O Salutaris e l’Agnus Dei. Solenne anche per lo stile musicale, ricco di riferimenti ai grandi maestri del passato, da Palestrina a Bach ed Händel, fino a Mendelssohn.

Polastri, nato a Milano nel 1957, ha studiato pianoforte con Lina Volpi Marzotto e direzione d’orchestra con Roberto Cecconi e Zòltan Péskò. Dal 1990 dirige regolarmente opere, concerti sinfonici e musica da camera al Teatro Comunale di Bologna. Dal 1998 al 2005 ha collaborato con l’Orchestra Verdi di Milano su invito di Riccardo Chailly. Ha diretto opere e concerti in importanti teatri internazionali, tra cui il Glyndebourne Festival, il Wexford Festival, il Teatro de la Maestranza di Siviglia, il Teatro de São Carlos di Lisbona, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro di San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, dove ha debuttato nel 2010 con la Fanciulla del West alternandosi sul podio con Bruno Bartoletti.

Soprano Valeria Sepe, contralto Chiara Amarù, tenore Giulio Pelligra, basso Ugo Guagliardo, pianoforte I Giuseppe Cinà, pianoforte II Giacomo Gati, armonium Salvatore Punturo. Coro del Teatro Massimo.