Musumeci incontra l’Ugl, “Stop alla stagione dell’assistenzialismo ma non abbandonare i precari” (FOTO)

Nello Musumeci incontra Ugl Sicilia. Nei locali di un hotel a Palermo, il candidato presidente di centrodestra ha parlato ai vertici regionali e nazionali su temi importanti sul futuro della Sicilia.

Presenti il Segretario Generale Francesco Paolo Capone, il Segretario Confederale Giovanni Condorelli, e il Responsabile Ugl Sicilia , Giuseppe Messina.

L’ Ugl Sicilia è portatore di interessi e realtà che coinvolgono lavoratori, pensionati, precari e disoccupati- sostiene Capone, Segretario Generale Ugl-. Per questa ragione abbiamo preparato un pacchetto di proposte da fare ai candidati presidenti della Regione, perché abbiamo la responsabilità di verificare e vigilare , in aperto confronto, sulle scelte che il prossimo governo regionale farà.

“Un sindacato che vuole dialogare con la politica- afferma Messina, Segretario Regionale Ugl Sicilia- che si pone in una posizione centrale sui problemi che dovrà affrontare il governo che uscirà dalle elezioni. Vogliamo ricucire un confronto che si era certamente perso con Crocetta”.

“Bisogna smettere con la stagione dell’assistenzialismo- sostiene Musumeci- con le assunzioni fatte con un biglietto da visita. Il principio che dobbiamo affermare è che si accede nella pubblica amministrazione tramite concorso, o saremo maledetti dai nostri figli che con impegno e fatica conseguono il diploma o la laurea”.

“Ciò nonostante- prosegue Musumeci- non possiamo abbandonare al loro destino le migliaia di precari , 45 mila circa, che con grande professionalità, acquisita negli anni, sono diventati indispensabili nei comuni o negli enti dove prestano servizio. Dobbiamo garantire loro una continuità lavorativa in un contesto di serenità, ma in questo momento con quali meccanismi e risorse ciò sia possibile non sono in grado di dirlo. Sarebbe solo un vile mercato di voti e le promesse, lasciamole a Crocetta, che ha lasciato migliaia di lavoratori precari nella più squallida disperazione. E’ primario l’interesse verso queste fasce sociali, perché chi lavora deve poter progettare in maniera serena i propri impegni familiari”.

“L’ultima delibera, di cui sono orgoglioso, di quand’ero Presidente della Provincia, è stata quella di stabilizzare 120 precari fra provincia e APT. Sulle province- continua Musumeci- occorre guardare come la cerniera essenziale tra la regione e i comuni, che nella loro naturale frammentazione, hanno mantenuto poco del loro potere di interlocuzione. La regione deve essere l’arbitro, non il giocatore, limitarsi a legiferare, a controllare e pianificare, i giocatori devono essere i soggetti privati e gli enti locali .Vogliamo una regione non più così centralista,come negli ultimi anni, ma snella e agile”.