Nello Musumeci, è ormai certo, correrà alle elezioni dell’autunno del 2022 per il rinnovo della Regione. In pratica Musumeci si candiderà per succedere a se stesso. Ma non tutta la coalizione è pronta a sostenerlo. O quantomeno non è ancora pronta ad ufficializzare il proprio sostegno anche se è probabile che alla fine arriverà. Nonostante manchino pochi giorni all’avvio della campagna elettorale da parte del governatore, però, non tutto è scontato. La frenata è arrivata ieri dalle dichiarazioni di uno dei due cordinatori regionali di FRatelli d’Italia, SalvoPogliese, ospite di Casa Minutella su BlogSicilia.

Musumeci annuncia la candidatura

L’ufficialità verrà, come accennato, dalla manifestazione fissata per il 18 e 19 giugno ma lo stesso Presidente della Regione ha già detto in diretta a Casa Minutella su BlogSicilia lo scorso 27 maggio “il tema per i siciliani non è quello di capire se mi ricandido e se lo faccio con una coalizione o con un’altra. In questo momento – aveva detto Musumeci – è importante capire cosa fare per completare il nostro programma. Io ho bisogno di portare risultato. In base a quale ‘norma’ mi ricandido? Non per la prassi abituale secondo cui ogni presidente uscente si debba ricandidare per la seconda volta. Ma, da buon cittadino di provincia, rivendico il diritto alla ricandidatura per la legge del contadino che dice: chi semina, raccolga. E dopo la semina c’è il raccolto. Abbiamo, infatti, rimesso in piedi una Regione che non c’era, promulgato leggi fondamentali e triplicato il numero dei cantieri. Legittimo ora pensare a raccogliere tutto quello che abbiamo seminato”.

La frenata di Fratelli d’Italia per bocca di Salvo Pogliese

Ma sempre da casa Minutella arriva la frenata da parte di almeno uno degli alleati: Fratelli d’Italia. A parlare è il coordinatore regionale per la Sicilia orientale che parla per il partito ma lo fa anche come sindaco della seconda città siciliana: “Io ho partecipato ad una riunione con il governatore Musumeci – dice Pogliese in diretta a Casa Minutella su BlogSicilia.it – insieme a Massimo Dell’Utri (presente in trasmissione ndr) a Decio Terrana, a Mimmo Turano, Gino Ioppolo, Giuseppe Catania e Giampiero Cannella che è il coordinatore per la Sicilia occidentale del mio partito. In quella riunione, come voi avete anche raccontato, non erano presenti i vertici della Lega e dell’area autonomista (MpA ndr) e in quella riunione, con grande lealtà, ho detto al governatore Musumeci che sarebbe stato opportuno un confronto leale all’interno di tutta la coalizione”.

Necessario un confronto fra qualche mese

“Penso che sia legittimo, da parte di Nello Musumeci, presentare la sua ricandidatura – ha detto Pogliese – ma penso che sia altrettanto legittimo da parte del Centrodestra confrontarsi fra qualche mese, a sei mesi o un anno dalla scadenza elettorale”.

“Ritengo sia legittima una valutazione articolata all’interno del centrodestra e non lo dice soltanto il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, lo dice il sindaco di Catania che proporrà ai propri alleati non certamente due anni prima o fra sei mesi (a Catania si voterà nel giugno del 2023) ma quando i tempi saranno maturi, di fare una valutazione su quello che sarà il bilancio consuntivo della mia esperienza amministrative”.

Pogliese e la prima candidatura di Musumeci

Pogliese, però, ci tiene a far comprendere qual è il suo rapporto con  il governatore “E’ opportuno ricordare che il sottoscritto nell’agosto del 2017 è stato uno degli artefici della candidatura di Nello Musumeci quando ormai ad Arcore si era deciso un percorso che avrebbe determinato la spaccatura all’interno del Centrodestra con due candidati: Nello Musumeci sostenuto dal suo Movimento Diventerà Bellissima e da Fratelli d’Italia e Gaetano Armao sostenuto dai centristi, da Forza Italia e dalla Lega. In quella occasione, era poco dopo il ferragosto del 2017, io presi una posizione antitetica rispetto al mio partito e ritengo di poter dire, senza timore di smentita, che quella posizione pubblica ha determinato, poi, anche il sostegno da parte di Forza Italia a Nello Musumeci e poi di tutti gli altri partiti”

Non tutto è deciso

Non è tutto deciso, dunque, e il percorso è ancora lungo. Probabilmente, ma questo non lo dice certamente Pogliese, passerà per una lunga trattativa che dovrà prima individuare le coalizioni nella loro composizione oggi non proprio certa, e poi vedere tutti intorno ad un tavolo per parlare del sindaco di Palermo, del Presidente della Regione, delle politiche e, chissà, forse anche del sindaco di Catania

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