Il giorno della manifestazione che deve servire a lanciare la ricandidatura di Musumeci alla fine è arrivato. La data fissata è quella di domani sabato 26 giugno. Dopo ben due rinvii, pensare di rimandare ancora non è più fattibile. Così quella che doveva essere una due giorni, inizialmente annunciata per l’11 e il 12 giugno, poi spostata al 18 e 19 giugno, quindi ulteriormente sposta al 25 e 26 giugno, diventa una giornata sola, appunto domani sabato 26 giugno, e a ranghi ridotti.

A vuoto il tentativo di stringere con tutti gli alleati adesso

Questo perché il tentativo di stringere le fila di Musumeci sugli alleati per ottenere un via libera complessivo e totale già da oggi alla ricandidatura non è andato a  buon fine. Che dopo l’estate, o al massimo dopo le feste di Natale e Capodanno quindi all’inizio del 2022, il candidato del centrodestra sia comunque lui è abbastanza probabile anche se è altrettanto probabile che non sia l’unico candidato d’area visto che in campo ci sarà almeno Cateno De Luca, quel polemico sindaco di Messina.

Ma per gli alleati a cominciare da Fratelli d’Italia, è troppo presto per lanciare la campagna elettorale. E lo dicono forti delle parole anche di Giorgia Meloni nei giorni scorsi a Catania quando la loro leader ha detto senza mezzi termini che Musumeci è stata la prima scelta nel 2017 e che il suo governo ha ben fatto.

Una manifestazione ridimensionata

Ma il via libera ancora non c’è e dunque il piano originale che vedeva una manifestazione in due giornate, la prima di carattere ‘istituzionale’ per presentare l’attività del governo Musumeci nei primi quasi quattro anni  la seconda, di carattere politico targata Diventerà Bellissima per lanciare la candidatura, è diventata una sola giornata e solo istituzionale.

A partire dalle 10,30 gli assessori snocciolano quel che hanno fatto, ci saranno poi interventi di amministratori locali e sindaci e alla fine, nel pomeriggio chiuderà Musumeci. E che lì cerchi l’incoronazione del popolo dei bellissimi è probabile.

Il nodo nello sblocco delle nomine

Ma la vera trattativa si farà nei prossimi mesi e il nodo sarà lo sblocco delle nomine attualmente congelate per la pandemia, posti di sottogoverno nella spartizione dei quali tutti vogliono avere una parola e che contano anche negli equilibri di coalizione. Ci sono nomine nella sanità, di dirigenti generali, nelle controllate. Insomma c’0è un po’ di tutto scaduto e prorogato per emergenza o in scadenza. E nessuno uscirà dalla file prima dia ver completato queste scelte ed aver avuto la possibilità di dire al sua

Il programma dell’evento

Si comincia con “La Sicilia per le imprese, con una nuova burocrazia motivata e competente”, con l’intervento del vicepresidente ed assessore all’Economia, Gaetano Armao, curatore dei recenti ed importanti accordi con lo Stato in materia finanziaria, l’assessore alla Funzione pubblica ed alle Autonomie locali, Marco Zambuto, a lavoro sulla riforma della Pubblica amministrazione regionale, l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, impegnato nel rilancio delle zone industriali e dei sostegni alle imprese. A seguire, la seconda sessione sarà dedicata alla “Sicilia per cultura e sostenibilità” e vedrà gli interventi dell’assessore regionale all’Energia, Daniela Baglieri, impegnata sul fronte dello strategico progetto dell’hub per l’idrogeno e da ultimo sul riordino del ciclo dei rifiuti, dell’assessore al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, alle prese con il rilancio di un nuovo ambientalismo meno ideologico e riformatore nella legislazione regionale, dell’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Alberto Samonà, alla guida di una primavera degli scavi archeologici ed al rilancio dei siti in un contesto nazionale ed internazionale.

Nel pomeriggio, con inizio alle 15.30, focus su “La Sicilia per le famiglie ed i giovani”, con l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, protagonista di una nuova stagione di dialogo tra la formazione professionale e quella universitaria con al centro il diritto allo studio, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, al lavoro nel rilancio della sanità siciliana in chiave di costruzione di poli clinici e di ricerca, l’assessore alla Famiglia, Antonio Scavone, attore principale della integrazione sociale e del rilancio delle politiche attive del lavoro. Ultima sessione, a seguire, “La Sicilia piattaforma logistica e meta nel Mediterraneo”, vedrà protagonisti l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, cui si devono gli importanti risultati di crescita negli appalti e nelle opere pubbliche strategiche, l’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla, impegnato nel condurre in porto riforme strutturali e nel rilanciare gli strumenti di sostegno alle imprese agricole e della pesca, e l’assessore al Turismo, Manlio Messina, al centro dei progetti di marketing territoriale e di promozione del brand Sicilia nel mondo, con una crescita di attenzione esponenziale verso i luoghi della nostra Terra. Alle 17.30 la giornata si concluderà con l’intervista al presidente della Regione, Nello Musumeci.

“Inizia con questo evento – evidenzia il governatore – la fase del racconto del lavoro svolto. Tante volte, anche a ragione, molti nostri concittadini mi hanno chiesto quale fosse lo stato di avanzamento del nostro programma e quali obiettivi amministrativi fossero stati raggiunti o ancora in cantiere. Ecco perché abbiamo pensato ad una serie di incontri durante i quali, assieme ai colleghi del governo regionale, che ringrazio, si possa illustrare pubblicamente l’impegno profuso in questi anni, pur tra mille difficoltà”.

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