Un forte richiamo al governo nazionale, alle regioni e ai comuni perché realizzino concretamente la riforma del sistema educativo 0/6. Con questa richiesta Nice Terzi, presidente del Gruppo nazionale nidi e infanzia, ha concluso il convegno ‘Narrare le infanzie’ che per tre giorni ha raccolto a Palermo circa 800 tra insegnanti, pedagogisti ed esperti dell’educazione dell’infanzia. “La nostra assemblea – ha dichiarato – ieri ha approvato un documento con il quale, considerato che il sistema integrato 0/6 è ancora pienamente e da realizzare, richiamiamo il governo nazionale, le regioni e i comuni a dare piena attuazione al decreto di riforma per garantire il diritto all’educazione nella fascia da zero a sei anni”.

Un appello condiviso dall’assessora alla Scuola e alla Realtà dell’Infanzia, Giovanna Marano. “Dalla nostra città – ha detto nel suo intervento conclusivo – parte l’appello e l’impegno perché l’educazione dell’infanzia sia al centro delle politiche nazionali. Oltre all’appello ci siamo fatti promotori, insieme all’Università di Palermo e al Gruppo nazionale nidi e infanzia, di un questionario che raccoglierà le istanze e i bisogni di educatori e insegnanti di tutta Italia per costruire dal basso le nuove politiche dell’infanzia e dare voce anche a questo ruolo professionale”. “Sono stati tre giorni ricchi di stimoli – ha aggiunto – per una feconda progettazione della nostra comunità educante”.

Per il sindaco Leoluca Orlando “costruire comunità a misura di bambini e bambine parte proprio da un sistema educativo integrato, accogliente e adatto alle necessità dei più piccoli. Proprio per questo Palermo Capitale della Cultura 2018 ha voluto accogliere e far proprio questo importante momento di confronto e dibattito fra istituzioni, professionisti ed esperti del settore, che mette al centro l’infanzia e le professionalità che ruotano attorno ad essa”.

Alla giornata conclusiva del convegno hanno preso parte anche gli assessori regionali Roberto Lagalla e Maria Ippolito. “L’attenzione nei confronti della scuola dell’infanzia è doveroso, soprattutto nel momento in cui Save the children certifica il grave stato di povertà educativa della Sicilia”, ha detto l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Lagalla. “Stiamo lavorando al piano strategico sollecitato dal Miur – ha assicurato – che vedrà la luce nei prossimi mesi. Terremo conto delle proposte venute fuori da questa bella occasione di confronto. Le prime risorse disponibili dovranno essere destinate ad aiuti alle famiglie. Poi servirà l’incremento del tempo pieno nella scuola dell’infanzia. Abbiamo appena realizzato un bando di 270 milioni di euro per edilizia scolastica per aumentare la progettualità anche per le scuole infanzia.”

L’assessora alla Famiglia e alle Politiche sociali, Maria Ippolito, ha aggiunto: “Questo convegno arriva in un momento di svolta di politica nazionale e regionale. Sull’educazione dell’infanzia c’è un’evoluzione normativa e di indirizzo e la Regione Sicilia ha già inviato ai comuni un questionario sulle loro scuole dell’infanzia con l’obiettivo di monitorare, consolidare e ampliare il sistema. Per la prima infanzia quasi 8 milioni di euro sono stati ripartiti a 80mila bambini mentre per le sezioni primavera e per le scuole dell’infanzia 5,3 milioni sono destinati complessivamente a 250mila giovanissimi siciliani. Le risorse disponibili sono complessivamente 110 milioni di euro”.

Rassicurazioni sono arrivate anche dall’Ufficio scolastico regionale. “Siamo al lavoro – ha detto il dirigente per l’ambito di Palermo dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Anello- per dare piena attuazione alla riforma”.