Da settimane lo slogan è sempre lo stesso, “Sara Vive”. Oggi più che mai Sara Campanella è entrata nelle case di ognuno attraverso la Fondazione Sara Campanella. Un progetto fortemente voluto dalla famiglia e dagli amici della 22enne assassinata lo scorso 31 marzo. L’iniziativa nasce per onorarne la memoria e darne continuità: amore per la libertà di ogni donna, impegno civile e lotta alla violenza di genere.

Il nuovo progetto educativo

La Fondazione sarà uno spazio attivo di solidarietà, sostegno ma soprattutto prevenzione. A lanciare l’appello è il fratello, Claudio Campanella, che tramite i suoi canali social ha voluto rendere nota la nuova attività.

“La Fondazione sarà un punto di riferimento per sostenere le persone in difficoltà, per supportare progetti educativi, per la prevenzione e sensibilizzazione delle giovani generazioni a partire sin dalla scuola dell’infanzia per contrastare stereotipi di genere e promuovere relazioni sane con iniziative concrete e progetti sul territorio coinvolgendo gli adulti come genitori, operatori sanitari, insegnanti, forze dell’ordine e tutte le altre istituzioni. Per rendere tutto questo possibile, abbiamo bisogno del vostro supporto. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza. Dona ora e aiutaci a costruire qualcosa di grande, nel nome di Sara”, si legge.

Sostieni il progetto

In attesa della costituzione ufficiale della Fondazione, è possibile sostenere il progetto attraverso una donazione all’Iban intestano momentaneamente al fratello di Sara. I dettagli: Claudio Campanella Banca Mediolanum IT55P0306234210000002985443, causale: Donazione Fondazione Sara Campanella.

L’assassinio di Sara

Sara Campanella, una studentessa palermitana di 22 anni è stata uccisa a coltellate in pieno centro a Messina lo scorso 31 marzo.  La ragazza è stata aggredita e colpita con un coltello nel pomeriggio in viale Gazzi, di fronte l’ingresso laterale dello stadio Celeste. Soccorsa e trasferita d’urgenza al Policlinico della città dello stretto, la giovane è arrivata già in condizioni gravissime ed è morta poco dopo, mentre i medici tentavano di arginare la copiosa emorragia. la giovane aveva già perso troppo sangue ed il cuore si è fermato.

Accoltellata al collo

La 22enne è stata colpita al collo da un collega di università, Stefano Argentino, e il fendente le ha reciso l’arteria giugulare causando una emorragia fatale.

Secondo le testimonianze dei passati l’aggressore è arrivato con un’auto, si è fermato, è sceso ed è andato direttamente da Sara. Ha estratto il coltello è l’ha colpita senza esitazione per poi andare via dopo aver sferrato il colpo. I testimoni hanno sentito le urla e chiamato i soccorsi.

Chi era la giovane studentessa

Originaria di Misilmeri, in provincia di Palermo, sara avrebbe compiuto 22 anni a breve. Studiava tecniche di laboratorio biomedico proprio al Policlinico di Messina e per questo viveva nella città dello Stretto. Informati i genitori che sono partiti dal palermitano per raggiungere il Policlinico di Messina.

I colleghi

Al Policlinico si sono precipitati anche i colleghi di corso della studentessa ed alcuni di loro hanno aiutato ad indirizzare subito le indagini degli investigatori