Si è tenuta oggi all’Hotel Wagner la Conferenza Stampa di presentazione dell’UNIONE DEI SICILIANI, movimento che nasce dalla confluenza dei movimenti sicilianisti e autonomisti e di tanti movimenti civici che si sono riconosciuti nella leadership dell’attuale vicepresidente della Regione, Gaetano Armao.

Gli esponenti di Sicilia Nazione, del Movimento Nazionale Siciliano e dell’Unione dei Siciliani Indignati hanno dichiarato di considerare naturale il percorso comune che porta alla costruzione di un unico soggetto politico che li rappresenti.

A nome di tutti è intervenuto Rino Piscitello che assumerà il compito di Coordinatore del movimento sicilianista. “Oggi non nasce un nuovo movimento – ha detto Piscitello- ma trova compimento un percorso con Gaetano Armao che è durato 5 anni. Un percorso sicilianista e un’opposizione nettissima al Governo Crocetta. Tutto quello che denunciammo allora è oggi venuto alla luce: il disastro di bilancio e la svendita dei diritti dei siciliani. Dicemmo allora che la Sicilia è una Nazione. Una Nazione con un popolo, un territorio, una lingua, una cultura, un’identità e tradizioni. Una Nazione senza un proprio Stato che vive oggi una crisi drammatica e che da oltre 150 anni viene ripetutamente depredata delle proprie risorse e costretta a un pesante divario di opportunità e di sviluppo rispetto alle aree del Nord-Italia”. “Non siamo indipendentisti – ha proseguito Piscitello. Quella fase è finita settant’anni fa con un patto storico: lo Statuto della Regione Siciliana.

La nostra indipendenza si chiama Statuto e pretendiamo che venga applicato. Vogliamo siglare con l’Italia un nuovo e moderno patto federativo che preveda l’affermazione (attualizzata, responsabile ed estensiva) di tutti i diritti previsti nello Statuto Siciliano e che sappia andare oltre quei diritti”. “Cittadini di serie A, come tutti gli altri e come è nostro diritto. E per ottenerlo – ha ribadito il neo coordinatore – abbiamo bisogno di un forte movimento che difenda i diritti della Sicilia e gli interessi dei siciliani. Questo vuole essere l’Unione dei Siciliani”. “Abbiamo già ottenuto i primi risultati – ha concluso Piscitello. Oggi Gaetano Armao è il Vicepresidente della Regione e l’intesa con Forza Italia, che vogliamo proseguire alle elezioni politiche, è salda. Le nostre proposte programmatiche per questa intesa sono: l’attuazione integrale dello Statuto, la fiscalità di vantaggio, un piano di intervento straordinario per la parità infrastrutturale e l’inserimento nello Statuto del diritto a percepire gli importi delle accise”.

È poi intervenuto il professore Marcello Saija, ordinario di storia delle istituzioni politiche all’Università di Palermo che ha brevemente motivato le ragioni per le quali nella parte inferiore del simbolo è riportata la scritta PER L’EUROPA DEI POPOLI.

Ha concluso Gaetano Armao Vicepresidente della Regione e Presidente del movimento. “Non è più il tempo del l’indignazione – ha detto Armao – adesso è il tempo dell’azione. Il tempo del riscatto della nostra isola che deve valorizzare risorse e competenze. La Sicilia per Statuto ha diritto all’autodeterminazione e dobbiamo avere la capacità di affermarla. Il risultato catalano di ieri è quello della Corsica di una settimana fa dimostrano che i movimenti autonomisti ottengono grandi risultati e questo rafforza la richiesta di un’Europa dei popoli e dei territori”. “Noi adesso abbiamo il dovere di governare – ha proseguito Armao – e di ricostruire una speranza in una terra che è stata trattata in modo diseguale rispetto al Nord del Paese. Solo 1.350.000 siciliani risultano occupati. La disoccupazione è oltre il 22% e quella giovanile al 57%. A rischio povertà la maggioranza delle famiglie. Maglia nera per reddito e condizioni sociali. Il tasso di infrastrutturazione è pari alla metà di quello delle regioni settentrionali, Dati terribili ai quali la politica e lo Stato hanno il dovere di rispondere con un piano straordinario per riportare speranza e sviluppo.” “La Sicilia – ha concluso Armao – ha bisogno di un movimento come quello che sta nascendo, non di chiedere assistenza ma soltanto di rivendicare i propri diritti e di questo voglio provare, anche nel mio compito istituzionale, a farmi garante.” In sala erano presenti militanti di vari movimenti sicilianisti e civici.

Nome e simbolo sono stati decisi via internet dagli aderenti che prenderanno allo stesso modo tutte le decisioni fondamentali.

Il 12 e 13 gennaio è prevista a Palermo la Convention del movimento.