Da Forza del Sud a stella del Sud! La battuta era facile ma resta solo una battuta. Si chiamerà, infatti, proprio Stella del Sud la formazione politica che nasce dall’accordo fra l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo, l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e l’attuale sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Nome scelto e convention di presentazione fissata per il 22 marzo ad Enna. Il capoluogo di provincia più alto d’Italia è stato scelto, formalmente, perché si trova al centro dell’isola e dunque equidistante (o quasi) da tutta la Regione ma non sembra che sia un caso il fatto che proprio ad Enna il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo è forte tanto che si pensa esprimerà il candidato presidente del Libero Consorzio del centrodestra.

Un movimento a trazione lombardiana?

Nonostante l’assonanza con quello che fu il partito di Gianfranco Miccichè fondato nel 2010 poi confluito in Grande  Sud, il nuovo soggetto politico (si attende di comprenderne la forma fra associazione, movimento e partito) per le ultime scelte sembra essere a trazione lombardiana anche se il leader del Movimento per l’Autonomia ha detto chiaramente che MpA resta in campo in forma autonoma e distinta.

Il cambio di scenario dentro il centrodestra

Ma i “tre tenori della politica” come sono stati definiti giurano che fra loro c’è assoluto equilibrio e rispetto e nessuno dei tre è o sarà un leader sugli altri. Intanto. però, da Palermo un paio di mesi fa, pur senza avere ancora neanche uno Statuto, i tre hanno lanciato messaggi rasserenanti al presidente della Regione per evitare che la nuova formazione fosse interpretata come una sfida:  “Il nostro candidato presidente della Regione nel 2027 è Schifani – aveva detto senza mezzi termini Raffaele Lombardo, mentre il sindaco di Palermo si era affrettato a precisa che non c’è e non ci sarà in campo una sua candidatura alla presidenza della Regione perché “impegnato nell’esperienza di governo di Palermo”.

Per Lagalla era stata una occasione per porre, invece, una mezza ipoteca sulla propria ricandidatura per un secondo mandato a Palermo “se si dovessero realizzare le giuste condizioni”