Ai cantieri navali di Palermo varata questa mattina la nave anfibia per il governo del Qatar. Misura 143 metri ed è di supporto alle forze armate. Per l’occasione si è tenuta una cerimonia alla presenza del vice primo ministro e ministro della Difesa del Qatar, Khalid bin Mohamed Al Attiyah, e del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto. Si chiama “Al Fulk” questa unità anfibia commissionata a Fincantieri nell’ambito del programma di acquisizione navale nazionale. L’unità, costruita interamente dai cantieri italiani, è progettata in accordo al regolamento Rinamil (regolamento per la classificazione delle navi militari). Garantirà collegamenti terra-aria-marini estremamente efficienti.

Le caratteristiche

La nave anfibia sarà altamente flessibile e in grado di svolgere diversi tipi di compiti, dagli interventi umanitari al supporto delle forze armate e alle operazioni di terra. La nave ha una lunghezza di circa 143 metri, una larghezza di 21,5 e potrà ospitare a bordo circa 550 persone. È dotata di due rampe carrabili e di un bacino interno allagabile in grado di ospitare un mezzo da sbarco Lcm (Landing craft mechanized) pronto all’uso. Può anche essere disposto sul ponte del garage e dispiegato utilizzando un sistema di gru. Il ponte di volo è inoltre dimensionato per ospitare l’elicottero Nh90. Erano presenti, tra gli altri, lo staff major general (Sea) Abdullah Hassan Al-Sulaiti, Commander of the Qatar Emiri Naval Forces. Con lui l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino. Ed ancora il capo di Stato maggiore della marina militare, il generale di corpo d’armata Luciano Portolano.

“Impegno per utilizzo investimenti del governo Conte”

“Il varo odierno – commenta è il deputato regionale Adriano Varrica – testimonia ancora una volta il potenziale del cantiere navale di Palermo. Continuerò la mia campagna di supporto e pressione istituzionale affinché i 120 milioni di investimenti che abbiamo destinato durante i governi Conte, diventino utili al rilancio del cantiere. Investimenti che possano trasformarsi in migliaia di posti di lavoro per i nostri giovani. Dobbiamo bloccare l’esportazione delle nostre professionalità e delle nostre maestranze fuori regione”.

Dopo anni si torna a costruire navi intere

“Dopo anni – aggiungono il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco assieme alle Rsu di Fincantieri Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella – si vara una nave intera. Un risultato frutto delle rivendicazioni che portiamo avanti da sempre e che continueremo a fare. Chiediamo a Fincantieri di assicurare una continuità produttiva puntando sulla mission delle costruzioni di navi intere, accanto alle assegnazioni di commesse per le riparazioni e le trasformazioni navali”.

Lavoratori “puntuali e affidabili”

“I lavoratori di Fincantieri – aggiungono Foti, Biondo e Macchiarella – sono stati puntuali e hanno dimostrato tutta la loro competenza e affidabilità.  Chiediamo a Fincantieri di poter proseguire con le costruzioni navali a partire dalla realizzazione del traghetto per le isole minori che Fincantieri si è aggiudicata con il bando della Regione. La nave militare, insomma, non resti un’eccezione. Inoltre, stando alle ultime dichiarazioni fatte dall’Autorità di sistema portuale, tra 60 giorni saranno aggiudicati i lavori per il bacino da 150 mila tonnellate. Infrastruttura propedeutica al rilancio dello stabilimento palermitano. E’ fondamentale che la continuità di navi intere da costruire venga garantita, a salvaguardia dello sviluppo del cantiere navale di Palermo e per il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali”.

Regione Siciliana celebra eccellenza cantiere navale

“Sono veramente felice di essere qui a testimoniare la presenza della Regione e l’orgoglio dei siciliani. Oggi festeggiamo il lavoro del nostro cantiere navale, uno stabilimento di eccellenza, degli uomini e delle donne che lavorano in maniera professionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso della cerimonia di varo al cantiere navale di Palermo della nave militare.  “Sono qui – ha aggiunto – perché noi crediamo nell’industria e nello sviluppo di questa nostra terra.  Anche la Regione darà lavoro ai cantieri con importanti commesse. Noi continuiamo ad operare nell’interesse della Sicilia”.

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