E’ terminata poco dopo le 14 l’esercitazione di protezione civile che ha tenuto sotto ‘scacco’ il traffico nella zona ‘marina’ di Palermo per tutta la mattina. A partire dalle 14,30 tutte le strade sono state riaperte alla circolazione normale.

Nel corso della mattina è stato simulato un incidente con un traghetto in fiamme, possibile rilascio di sostanze tossiche causato dall’incendio a bordo della nave che interesserà la zona della Kalsa, più 100 persone a rischio. La maxi esercitazione organizzata dalla Protezione Civile ha interessato tutta l’area del porto di Palermo e coinvolto 5 mezzi aerei, 17 mezzi navali, 110 mezzi terrestri.

L’esercitazione, coordinata da Cnr e Comune, ha finto un guasto della Nave traghetto “Vincenzo Florio”, in navigazione da Napoli a Palermo. La Nave si è fermata alla fonda nell’area antistante il “Foro Umberto I” e ha attivato le proprie procedure di emergenza di bordo oltre alle squadre antincendio. Si è proceduto all’abbandono della nave da parte di alcuni passeggeri che sono stati recuperati e trasportati al molo Puntone dove è stato allestito un punto di accoglienza e primo soccorso.

L’obiettivo dell’esercitazione è quello di testare le routine dei sistemi sviluppati e il miglioramento della capacità di risposta e coordinamento dei servizi di emergenza in occasione di eventi ad elevata criticità.

Lo step successivo è stata la messa in sicurezza della popolazione presente nell’Istituto Nautico “Gioeni Trabia” e nella sede del Rettorato di Palermo, in quella del Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo, nel museo di Palazzo Abatellis e negli uffici comunali presenti nell’area con l’ausilio di personale del Comune, Polizia municipale e Organizzazioni di Volontariato per effetto di una presunta nube tossica sollevatasi dalla nave in fiamme

Nei pressi di piazza Marina e al Foro Umberto sono state allestite due tende di assistenza (supporto
psicologico, informazione e formazione sui metodi comportamentali rischio NBC), due tende di decontaminazione (NBCR), una unità di comando DRPC e un’area accoglienza gestita dal 12° Battaglione dell’Arma dei Carabinieri.

Anche l’Ospedale “Buccheri La Ferla” è stato coinvolto in questa operazione e per la prima volta è stato testato il piano di emergenza ospedaliera in caso di maxi emergenza sanitaria (PEIMAF).

Durante la giornata i mezzi pubblici hanno subito alcune modifiche di percorso nella zona interessata dall’esercitazione e il comune è stato costretto a riaprire al traffico alcuni tratti di strada per evitare gravi conseguenze sulla circolazione veicolare