I signori V.N. e S.P. sono proprietari di un complesso immobiliare sito nel centro storico a Palermo.

In ragione di una promessa di vendita del complesso immobiliare in questione, i proprietari si impegnavano a presentare al Comune di Palermo una D.I.A. alternativa al permesso di costruire ai sensi art. 5 L.R. 16/2016 al fine di realizzare, per il recupero abitativo dei locali tecnici posti nel piano ammezzato del predetto complesso immobiliare.

Dopo un sopralluogo sull’immobile e la richiesta di alcuni chiarimenti alla ditta proprietaria, il Comune di Palermo si è opposto alla realizzazione dei lavori ritenendo che la previsione dell’art. 5 della L.R. 16/16 – che consente il recupero abitativo dei vani accessori – non sarebbe applicabile ai locali “esclusivamente tecnici” e l’intervento sarebbe altresì in contrasto con il Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Storico.

A questo punto i proprietari del complesso immobiliare con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airo’, anche al fine di scongiurare l’ingiustificata paralisi dell’intervento edilizio, si sono visti costretti a proporre ricorso al TAR Palermo per chiedere l’annullamento, previa la sospensione dell’efficacia, dei provvedimenti adottati dal Comune.

In particolare gli avvocati Rubino e Airò hanno dedotto che i locali tecnici debbono necessariamente ritenersi ricompresi nell’alveo della disciplina regionale che consente il recupero abitativo dei vani accessori e che le predette previsioni si applicano in deroga agli strumenti urbanistici comunali.

Ritenendo sommariamente fondate le censure promosse dei difensori Rubino e Airo’, il TAR Palermo Sez. II, Presidente il dott. Cosimo Di Paola e relatore il dott. Francesco Mulieri, in accoglimento della domanda cautelare ha ordinato al Comune di riesaminare il provvedimento negativo opposto ai ricorrenti.

Per effetto del pronunciamento cautelare del TAR, il Comune di Palermo dovrà adesso riesaminare la pratica edilizia, entro il termine assegnato, tenendo conto delle indicazioni del Giudice Amministrativo e delle difese dei proprietari dell’immobile nel centro storico.

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