Nel ricordo di Pio La Torre e Lelio Basso, due vite parallele per la democrazia e la legalità costituzionale, il Centro Pio La Torre e la Fondazione Basso promuovono un’iniziativa domani,  a Palermo presso l’ITET “Pio La Torre” , in via Nina Siciliana, a Palermo. Interverranno Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre; Franco Ippolito, presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Alessandro Crociata, del “Comitato per l’Attuazione della Costituzione – Lelio Basso”; Salvatore Vaiana, storico. A introdurre la manifestazione i saluti di Nicoletta Lipani, dirigente scolastico dell’ITET “Pio La Torre”, Lelio fu avvocato difensore dei lavoratori assediati e perseguitati per la strage di Canicattì del 21 dicembre 1947 nella quale caddero tre lavoratori e un carabiniere e ci furono diciotto feriti.

“Pio La Torre e Lelio Basso – sottolinea Vito Lo Monaco – non si sono mai incontrati fisicamente, ma sono stati presenti contemporaneamente in quella fase storica in modo pregnante e parallelo. Lelio Basso in quella fase segretario del PSI, dopo la scissione socialdemocratica del PSIUP, fu un padre costituente, un giurista raffinato che contribuì alla redazione della Carta, e in modo particolare alla formulazione dell’art. 3 e dell’art. 49. Pio La Torre, giovane comunista, fu mandato a sostituire Placido Rizzotto alla Camera del Lavoro di Corleone dopo la sua uccisione, organizza soprattutto nella provincia di Palermo, la lotta per la terra e l’applicazione dei decreti Gullo, viene arrestato, durante una manifestazione nel 1950 a Bisacquino, sconta ingiustamente diciotto mesi di carcere all’Ucciardone”.

“Il loro impegno per la democrazia, per l’attuazione della Costituzione, per la pace del mondo proseguirà nel Parlamento e nella società. Nel corso dell’impegno sociale scoprono e svelano all’opinione pubblica il ruolo negativo della mafia nell’economia e nella politica. Le vite parallele di Pio e Lelio – conclude Lo Monaco – sono parte del cammino ancora in corso per un mondo senza conflitti, paure, ingiustizie sociali e diseguaglianze”.